Infarto del miocardio. Nuovo test salvavita all'Ospedale di Caserta






Articolo pubblicato il: 16/01/2025 12:39:20

Questo il comunicato stampa diffuso dall'Ospedale di Caserta:

"Infarto del miocardio: test genetico innovativo all’Azienda Ospedaliera di Caserta. In 60 minuti l’esito per terapie personalizzate a misura dei pazienti.

C’è un’interessante novità, nell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, per i pazienti colpiti da infarto del miocardio. Si tratta di un dispositivo innovativo, il Genomadix Cube™, tecnologia point-of-care di ultima generazione, la cui introduzione pone l’AORN  - si legge nel comunicato - di Caserta all’avanguardia nel campo della medicina di precisione.

Attraverso un prelievo salivare, il dispositivo effettua analisi genetiche in appena 60 minuti, indagando i polimorfismi del gene CYP2C19, e consente ai medici di ricavare in tempi rapidi i dati utili per personalizzare la terapia antiaggregante nei pazienti con infarto del miocardio che, spesso, presentano - si legge ancora - anche scompenso cardiaco. La tecnologia favorisce, dunque, un approccio terapeutico su misura che, partendo dalle caratteristiche genetiche dei singoli pazienti, mira a individuare il trattamento migliore, quello più efficace, nel percorso di cura e riabilitazione cardiologica, ottimizzando le strategie di prevenzione secondaria.

“I pazienti con infarto del miocardio -sottolinea Paolo Calabrò, direttore del Dipartimento Cardiovascolare e dell’Unità operativa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera di Caserta e professore ordinario di Cardiologia all’Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli- sviluppano spesso un peggioramento acuto della funzione cardiaca e presentano un elevato rischio di nuovi eventi avversi, che hanno un impatto negativo sulla loro sopravvivenza, sulle ri-ospedalizzazioni e sulla qualità di vita. È importante quindi promuovere una medicina sempre più personalizzata, capace di integrare - prosegue il comunicato - la genetica nella pratica clinica. L’AORN “Sant’Anna e San Sebastiano” -prosegue il direttore del Dipartimento Cardiovascolare- è il primo centro in Campania a utilizzare il Genomadix Cube™ per la medicina di precisione applicata alla cardiologia, un cambio di paradigma nella gestione dei pazienti che necessitano di strategie terapeutiche di prevenzione cardiovascolare secondaria - si legge ancora - personalizzate.

Grazie a questa tecnologia possiamo migliorare significativamente la qualità delle cure dopo infarto del miocardio, minimizzando i rischi associati a una terapia non ottimale e massimizzando i benefici per ogni singolo paziente”. Il progetto di introduzione del nuovo dispositivo, finanziato con i fondi del PNRR - Missione 6 Salute, è stato diretto - prosegue il comunicato - e curato dal prof. Calabrò in collaborazione con l’intera équipe medica dell’Uoc di Cardiologia dell’ospedale casertano.

Un traguardo importante che, come evidenziato dal direttore generale, Gaetano Gubitosa, e dal direttore sanitario, Angela Annecchiarico, si inserisce nel processo di innovazione che sta coinvolgendo tutte le discipline specialistiche dell’Azienda Ospedaliera di Caserta e conferma il ruolo dell’AORN “Sant’Anna e San Sebastiano” come polo di eccellenza - si legge ancora - nella ricerca e nell’applicazione di metodiche avanzate per la cura delle patologie cardiovascolari e della riabilitazione cardiologica, aprendo nuove prospettive per la gestione personalizzata di terapie salvavita".