HIV, a Napoli infezioni aumentate del 20%. Tra i più colpiti giovani etero






Articolo pubblicato il: 20/10/2017 14:50:19

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa giunto in redazione: 

«Nel 2017 abbiamo avuto nella nostra azienda un aumento del 20% dei casi di Hiv rispetto all’anno precedente». L’allarme - si legge nella nota - arriva da Massimo Sardo, dirigente medico dell’azienda ospedaliera dei  Colli di Napoli. Parlando a margine della rappresentazione “Oggi si recita l’HIV” (ultima tappa del progetto “HImoVie”, ideato dall’associazione Arcobaleno Aids con la collaborazione di NPS Onlus e Anlaidssezione Lombardia e Lazio, il patrocinio del Comune e del Dipartimento delle Pari Opportunità del Comune di Napoli, il contributo non condizionato di Gilead Sciences), Sardo esprime preoccupazione per una malattia che ancora oggi è molto presente tra i giovanissimi. «Molti dei ragazzi che arrivano da noi hanno meno di 30 anni, e se riuscissimo sempre ad intercettare i nuovi contagi in modo precoce scopriremmo che l’età del contagio è anche più bassa. Del resto ci si espone al rischio del contagio il più delle volte con l’inizio dell’attività sessuale».

Lo specialista evidenzia - si legge - anche che «Oltre la meta dei pazienti arrivano alla nostra osservazione già in fase avanzata di infezione a dimostrazione che il test per l’Hiv è una scelta spesso tardiva e che campagne informative per far conoscere la presenza ancora attuale, e combattere gli episodi discriminatori ancora oggi presenti, sono necessarie». Altro dato che fa riflettere è che tra i pazienti campani «il 47% sono eterosessuali ed il 32% omosessuali a dimostrazione che il virus può colpire chiunque».

Per questo si è pensato ad uno spettacolo teatrale, dedicato agli studenti delle scuole medie superiori, focalizzato sui temi della prevenzione dell'HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili. Spettacolo che ad oggi ha coinvolto migliaia di adolescenti delle principali città italiane.

Per Napoli la sede scelta è stata il Teatro Nuovo nel cuore dei Quartieri Spagnoli dove i ragazzi hanno assistito alla messa in scena da parte della compagnia TEATROSEQUENZA di Torino di quanto tratto dal racconto di venti ragazzi sieropositivi che, nel volume “Vivere la sieropositività”, narrano la loro storia e come hanno contratto l’infezione.

Con Napoli si è chiusa l’edizione 2016/2017 che ha visto oltre grande partecipazione non solo all’interno dei teatri ma anche sui canali social, dedicati all'informazione e alla divulgazione del progetto, e al concorso a premi in cui  studenti ed insegnanti di tutta Italia si sono confrontati nel trasmettere e comunicare la loro percezione della malattia. 

«L'idea è stata quella di raccontare, attraverso lo spettacolo, le difficoltà e il difficile percorso di accettazione della malattia di ragazzi coetanei affetti da HIV» ha commentato Roberto Zunino, attore della Compagnia teatrale Teatrosequenza. «Perchè l'AIDS esiste ancora, anche se fortunatamente è più controllabile rispetto al passato, ed è importante continuare a parlarne anche ironizzando sui sentito dire e sulle false informazioni, troppo facilmente reperibili.  Il dibattito che segue lo spettacolo e l'incontro con esperti del settore riporta alla prevenzione e alla consapevolezza di pericoli e accorgimenti da adottare per evitare la diffusione del virus»