Stridente anomalia. 50mila nello stadio che prolunga all’infinito il tripudio per lo scudetto number three degli azzurri e atmosfera tesa in società. Questioni di vile moneta: niente indurrebbe Spalletti a utilizzare la stima acquisita a Napoli, con il Napoli, per alzare la posta della sua parcella, mentre probabilmente De Laurentiis vorrebbe valutare il ‘caso’ con il metro della moderazione economica, per continuare a tenere i conti in ordine. Incombe il lavorìo del presidente, che per non essere colto di sorpresa sonda il ‘mercato’ degli allenatori all’altezza del Napoli in tricolore. Sull’esaltante duello di questo pomeriggio che statisticamente potrebbe assegnare al Napoli altri record (bottino di cento gol fatti e diciannovesima vittoria contro le 20 della serie A incombe la risposta della squadra al momento problematico della società e insomma l’addio di Spalletti sarebbe tutt’altro che improbabile. Circolano i nomi di Julian Nagelsmann, ex allenatore del Bayern Monaco disoccupato senza squadra, di Antonio Conte, di De Zerbi ora felicemente alla guida del Brighton, di Gasperini, Conceicao...prima del via fumogeni bianchi, rossi, verdi. Partenza, arbitra Marinelli, sezione di Tivoli ‘de ja vu’, un fischietto non proprio da Nobel. L’Inter come la maggior parte delle squadre che affrontano il Napoli schiera la squadra con il 3-5-2 che prevede raddoppi di marcatura su Osimhen e Kvaratskhelia. Inizio arrembante degli azzurri, ma nulla di straordinario nei primi dieci minuti. Punizione per fallo su Osimhen, conclude Anguissa, pallone di poco a lato. Minuto 12. Pioviggina. Di nuovo Anguissa, nuova conclusione che sfiora il palo. Difesa ermetica dei nerazzurri. Giallo per Gagliardini che tocca duro Di Lorenzo. Non è facile perforare il bunker interista. Si sente l’assenza di un tiratore scelto dalla distanza. Elmas, cross per Osimhen, testa del nigeriano facile intervento di Onana. Gagliardini graziato da Martinelli, fallo da giallo su Kvaratskhelia, il secondo. Ignorato. De Vrij anticipa sistematicamente Osimhen, finora completamente bloccato. Spalletti nervoso a bordo campo. Primo corner per il Napoli, Di Lorenzo di testa protesta per un presunto fallo di mano in area. Prima fase del match finora tutt’altro che spettacolare. Sembra continuare la recente sterilità degli azzurri. Secondo giallo per Gagliardini, espulsione. Inter in dieci. Minuto 41 e forcing facilitato per gli azzurri d’ora in poi. Doppia opportunità per Anguissa, tiro ribattuto in prossimità del 45esimo. Angolo per l’Inter, il primo. Ci prova Lukaku pallone sull’esterno della rete. Spogliatoi. Il dominio del Napoli è tutto nel possesso palla: 64%, contro il 36 interista e si conferma la difficoltà di conclusioni dalla distanza. Inter privo i titolari di peso, nel Napoli si avverte la necessità di una ventata di fantasia: Raspadori? Politano? Oppure la grinta di Simeone? Secondo angolo per il Napoli e secondo corner. Atterrato Osimhen al limite dell’area di rigore. Sul pallone Zielinski, tra i migliori del Napoli, tiro respinto. Quarto corner conquistato da Kvara. Brozovic per Barella, Acerbi per Bastoni. Trenta minuti al 90esimo. Ripartenza dell’Intere e Gosens senza marcature spreca un’occasione d’oro. Giallo per Elmas, fallo su Brozovic. Inter con due difensori centrali. Tiro a giro di Kvara si oppone Onana. Finalmente gol e lo trova il camerunense Anguissa, dopa averci provato più di tutti. Fatale per l’Inter il minuto 67. Dentro Raspadori e Simeone per Elmas e Osimhen, che non è per nulla contento di lasciare il campo. L’Inter accusa il colpo dello 0 a 1. Tempi maturi per il raddoppio. Fuori Kim per Juan Jesus e nell’Inter dentro Dumfries per Bellanova e Di Marco per Correa. Kvara ha una gran voglia di far gol. Un quarto d’ora al 90esimo. Assalto azzurro. Raddoppia il Napoli, Marinelli inventa un fallo di Zielinski, ma è un gravissimo errore dell’arbitro. Il gol, era assolutamente regolare. Mistero, inglorioso. La beffa: Lukaku trova il pareggio al minuto 81. Solita disattenzione difensiva del Napoli. Dentro Politano e Gaetano, fuori Kvara e Zielinski(???) nei pochi minuti che mancano al the end. Giustizia è fatta e il giustiziere è Di Lorenzo con un missile all’incrocio dei pali. Onana fulminato, gol da cineteca, quinta rete del capitano e per un terzino è un’impresa. Minuto 85. Quattro di extra time. A porta vuota Simeone c’entra la porta. Vittoria strameritata degli azzurri. Tripudio, il napoletanissimo Gaetano in contropiede trova il 3 a 1. Con questo successo gli azzurri hanno sconfitto tutte le diciannove avversarie della serie A.
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