Di seguito la nota stampa giunta in redazione: "Il Comune di Caserta - si legge - sceglie la Sala Consiliare come location ideale per mettere in scena con la Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla lo spettacolo “Vinti e Vincitori”, scritto daPatrizio Ranieri Ciu con la collaborazione del compianto penalista Alfonso Martucci, primo interprete del ruolo del Giudice.
Giunto al 14° anno consecutivo di repliche - continua la nota - “Vinti e Vincitori” è un accurato e particolare lavoro teatrale – apprezzato anche dalla critica internazionale – che riproduce un pirandelliano processo a porte aperte in cui accusa e difesa si affrontano nell'emblematico confronto tra chi nega l’Olocausto e chi afferma che è stata la pagina di storia più aberrante della nostra civiltà. Un’umanità smarrita si muove in questa particolare aula di Giustizia attraverso testimonianze tra la più drammatiche della grande pagina oscura del secolo passato, di fronte ad un giudice che lascerà la giuria da sola a decidere. Facendo perno sui fatti storici e sulle deposizioni di chi ha vissuto e si è reso protagonista della Shoah, "Vinti e Vincitori" porta lo spettatore a riflessioni mutevoli ed improvvise con un unico scopo: non dimenticare, proprio ora che siamo così vicini a quel cambio generazionale che cancellerà del tutto gli ultimi testimoni viventi.
Valore altamente simbolico - continua - la speciale partecipazione del sindaco di Caserta, Carlo Marino, nel ruolo del giudice. Il gesto del primo cittadino certifica la volontà della città intera nella denuncia ferma dell’attentato alla Memoria di chi intende negare l’oscurità del buio della ragione durante l’Olocausto.
La conclusione dell’opera sarà pronta a certificare la tremenda attualità della abiezione umana. La circostanza dello spettacolo – garanzia assoluta di riflessione collettiva – sarà prova della necessità di una piena convergenza tra cittadini ed istituzioni: perché il dovere di partecipazione di entrambi è la sola compatta dichiarazione di unità possibile davanti al dramma più assurdo della storia.
"Vinti e Vincitori" - conclude - istituisce un processo al valore del ricordo, anzi la Memoria stessa si fa portatrice di un’accusa contro chi la diffama, la nega e tende a confondere i confini della verità. È una lunga riflessione, un dibattito del cuore e della mente tra continui capovolgimenti di fronte ed intense rievocazioni. Un modo per rivivere e riascoltare le terribili voci dell’Olocausto, per lottare contro il negazionismo e per chiedersi se sia possibile giudicare, per noi, oggi, quel momento storico che ha segnato il punto più basso della nostra umanità.
Ingresso è libero."
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