Questo il comunicato stampa diffuso da Fratelli d'Italia Caserta: "
Il 30 novembre a Caserta si è tenuta la Conferenza Programmatica Provinciale di Fratelli d'Italia. In tale contesto non è mancato il contributo da parte dell'Avv Maria Orlando, Responsabile Provinciale Giustizia e Consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Santa Maria CV, ai referenti parlamentari intervenuti, sul delicato tema dei giudici di pace. "Mi sono più volte confrontata - si legge nel comunicato - con gli Ordini degli Avvocati di Napoli Nord e di S Maria CV. L'attuale situazione della cd Giustizia di prossimità, quella dei giudici di pace, è in seria difficoltà. Più volte è stata segnalata la paralisi dell'ufficio del giudice di pace di Napoli Nord, ove la cronica mancanza di personale amministrativo non è in grado di assicurare i servizi minimi (oggi garantiti con il personale impegno economico - si legge ancora - dell'Ordine degli avvocati di Napoli nord).
Quanto al comprensorio del Tribunale di Santa Maria CV, i ruoli dei Giudici di Pace di Maddaloni e Sessa Aurunca sono congelati per mancanza di Giudici; altre Sedi patiscono il problema del personale sottodimensionato, con conseguenti rinvii anche fino ad un anno. A ciò si aggiunge il problema della piattaforma - si legge ancora - informatica evidentemente non in grado di supportare il carico di lavoro senza rischiare di andare in crash. Il prossimo anno, ormai alle porte, vedrà l'ampliamento delle competenze dei Giudici di Pace con maggiori carichi di lavoro che in tale stato di cose non sono affatto pronti a sopportare. Il rischio è la paralisi totale con ripercussioni serie sui cittadini. Siamo pronti ad un tavolo di concertazione - si legge ancora - per trovare rapide risposte con tutti le rappresentanze di settore, e non da ieri." Così l'Avv. Maria Orlando.
In tale senso anche l'Avv Fabrizio Zarone Segretario dell’Associazione nazionale giudici di pace e componente della sezione autonoma per la magistratura onoraria della Corte di Appello di Campobasso. "Sono necessari interventi legislativi atti quanto meno ad alleviare la gravità della situazione quali, ad esempio, l’elevazione dei limiti di età dei magistrati onorari - si legge ancora - dagli attuali 70 anni a 72 anni e l’abbreviazione della durata del tirocinio e di permanenza del processo per i magistrati onorari vincitori di concorso. Attualmente, infatti, dall’indizione del concorso all’immissione in possesso per un giudice di pace passano almeno cinque anni!" Un tema sentito, che sicuramente non verrà tralasciato".