A Caserta fervono i preparativi di Natale, i commercianti sono già impegnati nell’allestimento delle vetrine e dal Comune arrivano segnali positivi che riguardano una serie di eventi da inserire in calendario per animare le prossime festività. Alle feste natalizie, in Campania come nelle altre regioni d’Italia, sono abbinati menù e giochi,  andiamo a scoprirne quali sono i piatti tipici e i giochi di Natale della tradizione.

 Il giorno dell’Immacolata

Il giorno dell’Immacolata Concezione, che cade l’8 dicembre, segna ufficialmente l’apertura delle festività natalizie. Nel giorno dell’Immacolata si tirano fuori presepi e alberi di Natale che, addobbati con mille luci colorate, faranno bella mostra di sé in tutte le case fino al 6 gennaio. L’8 dicembre si aprono ufficialmente pure i giochi natalizi come: Tombola, Sette e Mezzo, Mercante in Fiera e Baccarat. Tombola è il gioco preferito dai campani perché è l’antenato del gioco del Lotto, che proprio recentemente ha regalato un terno sulla ruota di Napoli di 16mila euro realizzato a San Giuseppe Vesuviano con la combinazione 7-8-67 (ricordiamo che venerdì 8 dicembre la festa dell'Immacolata concezione: l'estrazione del Superenalotto verrà spostata al giorno successivo, sabato 9 dicembre e lo stesso varrà per l’estrazione del lotto del giorno). Per quanto riguarda il menù dell’Immacolata il piatto principe sono le zeppole seguito dal baccalà fritto e dalla pizza di scaloree roccocò. Secondo la tradizione i piatti vengono preparati già nel giorno della vigilia, il 7 dicembre.

 Il Natale

Il giorno di Natale inizia dalla vigilia, quando le famiglie si riuniscono per preparare i piatti che andranno ad arricchire la tavola apparecchiata con le tovaglie rosse e le stoviglie della festa. Il menù della vigilia di Natale è rigorosamente a base di pesce e non possono mancare gli spaghetti con le vongole o con gli scampi, il baccalà e il capitone fritti. Per finire insalata di rinforzo (a base di cavolo bollito, acciughe,papacelle, sottaceti e olive nere) frutta secca e dolci. Come da tradizione, dopo un lauto pasto, si apriranno le classifiche giocate a Tombola per la gioia soprattutto dei più piccoli. Ad ogni numero estratto corrisponde una figura della smorfia napoletana. Per il pranzo del 25 sono di scena la minestra marinata, i fusilli al ragù con ricotta, i tortellini in brodo e secondi a base di carne.

 Capodanno col botto

Durante la serata di San Silvestro in tutte le piazze delle maggiori città c’è un grande movimento di gente e di artisti pronti ad esibirsi sul palco allestito per i concerti che danno il benvenuto in musica al nuovo anno. Allo scoccare della mezzanotte un i giochi di fuoco e i tradizionali “botti di Capodanno” illuminano il cielo con uno spettacolo di colori. Da non perdere sono sicuramente i giochi pirotecnici che si specchiano sul lungomare di Napoli che hanno come sfondo castel dell’Ovo. Per tutta la durata della notte, le piazze si trasformano in discoteche a cielo aperto in cui danzare fino al mattino. Sulla tavola del cenone di Capodanno torna l’insalata di rinforzo, l’antipasto di mare, la pasta con le vongole, il baccalà e il capitone fritto, il cotechino con le lenticchie e per finire mostaccioli, roccocò, struffoli e cassata.

 L’Epifania

Se da un lato l’ Epifania le feste porta via, dall’ altro lascia un piacevole ricordo ai bambini impegnati a trovare la calza portata dalla Befana piena di giochi e dolciumi. La festività è molto sentita in Campania, soprattutto a Napoli che ospita in piazza del Plebiscito bancarelle con tanti tipi di calze e dolci. I protagonisti della serata napoletana sono i Vigili del Fuoco che offrono alla città uno spettacolo suggestivo con la Befana che scende dall’alto su un filo obliquo lanciando caramelle e piccoli regali sulla folla. Il menù dell’Epifania prevede pasta al forno con ricotta e polpettine, secondi di carne come braciole o grigliate miste, struffoli, roccocò, pasta di mandorle e la Pastiera, la regina della tavola dell’Epifania.