Emergenza sanitaria in Campania. Interrogazione del Consigliere Piccerillo






Articolo pubblicato il: 19/11/2024 10:28:23

Questo il comunicato stampa diffuso dal Consigliere regionale Antonella Piccerillo (Lega):
 
"Emergenza sanitaria in Campania. Antonella Piccerillo (Lega) presenta un’interrogazione: “De Luca continua a ignorare le soluzioni più semplici” 
 
Le carenze di personale nelle ASL e negli ospedali sono enormi. Oltre al personale sanitario, mancano anche tecnici essenziali per le progettazioni legate al PNRR, con il rischio di perdere importanti finanziamenti. Eppure, la Giunta De Luca continua a non prendere decisioni - si legge nel comunicato - concrete per risolvere questo problema. Invece di rispondere tempestivamente alle esigenze del sistema sanitario, il Presidente campano non interviene, mentre le Aziende sanitarie continuano a ignorare i tecnici già abilitati e le soluzioni a portata di mano. Le graduatorie, come quella dell’ASL Napoli 2 Nord per il profilo di dirigente ingegnere, restano bloccate, lasciando insoddisfatte le legittime aspettative - prosegue il comunicato - degli idonei, mentre le Aziende sanitarie bandiscono nuovi concorsi, causando uno spreco inutile di risorse pubbliche. 
 
 
 «Ho sollevato il problema con una seconda interrogazione al Presidente della Giunta Regionale, chiedendo chiarimenti sulla mancata utilizzazione delle graduatorie vigenti e sul motivo per cui non si stia procedendo, come previsto dalla legge, a far scorrere le graduatorie per assumere chi è già idoneo» – afferma Antonella Piccerillo, membro regionale della Lega. «È inaccettabile che, di fronte all’emergenza, la Giunta preferisca ignorare le risorse già disponibili, intraprendendo un’attività burocratica - si legge ancora - che non fa altro che allungare i tempi e sprecare denaro pubblico. Il sistema sanitario non può più essere vittima dell’opportunismo politico. È urgente che venga favorito l’utilizzo delle graduatorie vigenti per coprire i posti vacanti, evitando nuove procedure di selezione che sembrano sempre più delle ‘piccole trattative locali’, con il rischio di favorire pratiche poco - prosegue il comunicato -trasparenti e non eque".