ELEZIONI POLITICHE 2018. "CITTA' FUTURA": A CASERTA POCA "SPERANZA"






Articolo pubblicato il: 29/01/2018 18:51:04

Di seguito la nota stampa diramata da Città Futura.

"Ancora qualche ora e poi le candidature saranno tutte ufficiali, l'ipotesi di nessun capolista di Caserta al proporzionale in nessuna lista e' ormai quasi una certezza, l'ennesima prova questa di un peso Politico inesistente o quasi per tanti pseudo dirigenti - si legge nel comunicato-locali che tanto cercano di vendere  ma poco hanno  realmente da offrire.

Solita logica partitica dei candidati - si legge -  quelli da eleggere, calati da Roma senza nemmeno interpellare i referenti territoriali che si lamentano ma poi "tirano a campare". Bravo Enrico Trapassi che non c' e' stato e ha trasformato in poche ore " noi con Salvini" in "azione e partecipazione" con tanti saluti a Salvini e compagnia.

Da interpretare e bravo chi ci riesce invece I "Civici" Speranza per Caserta - si legge nel comunicato-, qualche giorno fa, hanno dichiarato ufficialmente di supportare i candidati 5 Stelle,  ieri poi , "Liberi e Uguali" ha ufficializzato la candidatura nel proporzionale   al Senato  (Caserta Aversa) del consigliere comunale, Antonello Fabrocile che aime' e' proprio consigliere comunale del gruppo "speranzino" e diciamola tutta,  anche abbastanza coerente con la linea di Apperti e compagnia che nelle ultime amministrative sono stati sostenuti da rifondazione comunista, dal partito comunista e da De Magistris.

Qualche domanda - continua la nota - nasce dunque spontanea. Ma perche',  se  riguardo alle nomine dei candidati  a lamentarsi del Romacentrismo sono stati in tanti,  a dare le dimissioni invece e' stato solo il gruppo provinciale di Enrico Trapassi?

Al momento del comunicato stampa divulgato da Speranza per Caserta di sostegno ai 5 Stelle, il Consigliere Fabrocile non ne sapeva niente?

Ma un movimento Politico che sceglie di non sostenere un proprio consigliere comunale fa una cosa giusta? Ma soprattutto coerente?

Ad un consigliere comunale di un gruppo politico,  che si candida senza il supporto dei suoi colleghi, quale motivo lo spinge a non dare le dimissioni e rendersi indipendente?

Viceversa,  un gruppo politico che sceglie, si spera in modo condiviso, una linea da seguire per le prossime elezioni, perche' non prende provvedimenti nei confronti di un consigliere comunale che decide di intraprendere una strada diversa?

Le nostre sono solo curiosita' di chi non parla il politichese e crede forse che la logica ha sempre il sopravvento sulle vari ipotesi."

NOI SIAMO A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE VOGLIA INTERVENIRE PER REPLICARE