Fiocco azzurro in vista. Sembra che la laboriosa trattativa per trattenere a Napoli il funambolico Kvaratskhelia sia prossima a concludersi. Meglio tardi che mai, evidentemente De Lau ha ceduto alle richieste dell’agente del georgiano. Attesa anche per capire se il lento progresso tecnico-atletico del gigante belga, darà ragione a Conte, convinto che Lukaku sia il centravanti da scudetto degli azzurri. La vigilia della sfida Napoli-Lazio racconta di un De Lau mediatore, ‘ponte’ tra la sfida di stasera e la sconfitta bruciante dell’Olimpico che deve averlo annoiato non poco, colto dall’occhio indiscreto di una telecamera dormiente, quasi estraneo alla prestazione annebbiata degli undici panchinari mandati allo sbaraglio da Conte, disposti in campo con plateali fuori ruolo (di Zerbin e non solo). Conte assolto da De Lau fa notizia, conforta addetti ai lavori e tifosi che hanno assolto il mister pugliese ispiratore del suicidio in quel di Roma. Non manca l’abituale ricorso del tecnico salentino all’allarme per ogni avversaria catalogata come difficile e stavolta l’sos si può capire, la Lazio è squadra temibile, ben diretta da Baroni, a ragione ambiziosa. Probabilmente decisiva la sfida tra l’ermetica barriera difensiva del Napoli (solo 9 gol subìti) e il reparto offensivo della Lazio (29 i gol fatti). In una serata di freddo nordico, per Napoli inconsueto, arbitra il comasco Colombo. Strano, dalla formazione iniziale manca Noslin, autore dei tre gol inflitti al Napoli giovedì. Manca anche Rovella squalificato. Il via...e miracolo di Provedel che al terzo minuto devia una conclusione di Mc Tominay lasciato solo in area. Subito bene la catena di destra degli azzurri. Piove a dirotto. Azzurri aggressivi. Spetta a Politano vedersela con il gigante portoghese Tavares, difensore potente ma non impeccabile. Con piglio aggressivo la Lazio reagisce all’inizio positivo degli azzurri. Giallo per Dia, fallo su Di Lorenzo. Isaksen, al 20esimo conclude dal limite, risponde Meret in corner. Pericolo. Partita dominata dai Laziali dopo i primi minuti in chiave azzurra. Ci prova di testa anche Castellanos su cross di Tavares. Piove meno, ma piove. Il Napoli non trova varchi. Ma Lukaku...è in campo? Kvara spedisce in curva, Anguissa conclude debolmente, nessun problema per Provedel. Diventa meno evidente il dominio laziale, ma veri pericoli zero per il team di Baroni. Match frammentato finora. Forcing degli azzurri in vista del riposo. Kvara out, infortunio, niente di grave. Primo tempo a tre fasi: Napoli-Lazio-Napoli, equilibrio sostanziale, emozioni rinviate al secondo tempo...così speriamo. Finora più noia. Giallo anche per Guendouzi. Calcia la punizione il georgiano, pallone che sfiora il palo. Non piove, notizia di buon auspicio? Giallo per Mc Tominay, fallo per evitare pericoli offensivi della Lazio. Corner numero 3 per gli azzurri, 2 quelli a favore di laziali. Quarto calcio d’angolo, lo batte Kvara, blocca Provedel. Giallo per Rrahmani che ha abbracciato il portiere. Colpisce dalla grande distanza Bashiru: bomba che Meret non avrebbe mai intercettato. Spavento per il Maradona al minuto 51. Troppi i falli del Napoli che rischia nuove ammonizioni. Nervosismo da frustrazione? Romagnoli subisce un colpo da Mc Tominay e deve lasciare il campo. Lo sostituisce Patric. Di nuovo pioggia intensa e giallo per Castellanos, per un ruvido intervento su Anguissa. Zero palle gol sui due fronti 65 minuti. Lukaku spettatore passivo finora. Gioco contratto. Quinto angolo per gli azzurri, batte Kvara, colpisce di testa Anguissa. Pedro e Noslin per Dia e Castellanos. Noslin senza marcature ci prova con Meret fuori porta. Errore clamoroso. Conte manda in campo Neres per Politano. Lo zero a zero non si sblocca. Lancio di Naslin, segna la Lazio. Isaksen salta Olivera, sinistro all’incrocio dei pali. 0 a 1, vantaggio meritato. Molto meglio la squadra di Baroni. Diluvia, non solo per la pioggia battente. Raspadori e Gilmour per Lobotka e Mc Tominay e cosa può cambiare è tutto da capire. Solo una decina di minuti per tentare l’uno a uno. Lazio molto difensiva, ovvio. Tre minuti al 90esimo più recupero. Maradona ammutolito. Folorunsho e Simeone. Fuori Anguissa e Lukaku (fischiato). Idea davvero geniale quando manca una manciata di secondi al the end. 5 di recupero. Escono Isaksen per Lazzari e Marusic per Gigot. Napoli stanco e demotivato. Dispiace aver ragione. Ma era assolutamente giusta la critica a Conte per la scelta di mandare in campo all’Olimpico 11 riserve e in ruoli sballati, per “pensare allo scudetto”. Da ‘antologia’ la scelta dei cambi, da ‘eccelso stratega’. Napoli senza idee, senza anima.
GoldWebTV è anche su WhatsApp! Iscriviti al canale per avere le ultime notizie direttamente sul tuo telefonino!