Daniele Michelutti a RPR: Milano? "non sappiamo contro quale roster giocheremo, ma..."






Articolo pubblicato il: 26/10/2016 09:36:00

Ospite ieri della trasmissione 'Cestisticamente parlando' di Radio Prima Rete Daniele Michelutti. Questo il testo dell'intervista inviatoci: "Daniele Michelutti:
Le tue sensazioni sulla partita di ieri contro Pistoia?
Da dentro posso dire che il gruppo si è unito tanto...e ce lo dicono anche da fuori! C’è un forte senso di appartenenza alla squadra e alla maglia da parte di tutti, questo può essere sicuramente un buon punto di partenza - si legge -  che fa ben sperare per il futuro.
Questo spirito di squadra può essere visto come scudo da tutte le vicende extracestistiche che riguardano la JuveCaserta?
Io non credo, perché ciò si basa su due punti: il primo è che devi avere dei grandi uomini, prima ancora di grandi giocatori e poi ci vuole anche un po’ di fortuna ad indovinare le qualità umane e tecniche dei giocatori. In tutto ciò, va dato grande merito a Sandro Dell’Agnello che ha creato un gruppo coeso fin da subito.
Ti aspettavi questo inizio super da parte della JuveCaserta?
Sinceramente no, sono rimasto sorpreso molto dalla squadra. La partita di ieri contro Pistoia - si legge dalla nota -  è stata la prova del nove, e direi che i giocatori hanno dato buone risposte in campo.
Nel momento in cui i lunghi casertani commettono qualche fallo di troppo, sembra calare l’intensità difensiva. La tua opinione in merito?
E’ una delle letture che possono uscire dall’analisi di un match, anche se è molto difficile riprodurre in allenamento l’esatta situazione che si presenta in partita. Il concetto fondamentale è che quando si ha un momento “down” nel corso della partita, non è che stai giocando per forza male. Riguardo i nostri lunghi, è stata una nostra scelta di costruzione del roster quella di avere dei lunghi intercambiabili con l’obiettivo di essere sempre aggressivi, nonostante perdiamo qualche centimetro.
State elaborando anche una difesa a zona - si legge  -  da mettere nel corso delle prossime partite?
Questo aspetto dipende molto dal materiale umano che abbiamo a disposizione, e ciò deriverà tanto dalla conoscenza reciproca dei giocatori. E’ ovvio che all’inizio ci basiamo molto sulla difesa individuale perché per prima cosa si sviluppano le qualità difensive dei singoli individui.
Che partita sarà domenica a Milano?
Premesso che non sappiamo contro quale roster giocheremo, ma andremo lì senza avere nulla da perdere, con la consapevolezza dei nostri mezzi e delle nostre qualità. Certo, vincere a Milano sarebbe come fare 4 punti invece che 2, ma rimarremo comunque con i piedi per terra anche in caso di sconfitta. Questa partita ci servirà a capire a che punto siamo - si legge -  nella crescita di squadra.".