Cin-cin, complimenti azzurri "Vi vogliamo così". 2 a 1 alla Juve


Articolo pubblicato il: 27/01/2020 11:30:57

Mai una partita come le altre: Napoli-Juventus evoca il tempo di sfide all’insegna di rivalità non solo sportiva, di asprezze generate da rancori geografici Nord-Sud. Ad alimentare la conflittualità il caso Sarri: in cattedra, nella sua Napoli ha impartito lezioni di calcio spettacolare, vincente, da laurea ad honorem e bacio accademico, per aver realizzato il massimo e di più con un organico striminzito, da lui modellato per ottenere la perfezione, i famosi undici titolarissimi. Le voci di dentro non hanno mai raccontato la verità sulla migrazione di Sarri nella terra d’Albione, dov’è approdato portandosi dietro Jorginho, illuminato regista degli azzurri napoletani e della nazionale. Record di spettatori per il San Paolo, a lungo disertato dal tifo delle curve: in 45 mila proveranno a dar coraggio agli azzurri, ma basterà? Il Napoli alla Gattuso ha scippato la vittoria alla Lazio, con l’interpretazione esasperata del catenaccio reso famoso dal mago interista Herrera, ma non è detto che possa ripetersi con la Juve di Dybala e Ronaldo, con un’antagonista che a questo punto del campionato domina con il doppio dei punti in classifica (51 contro i 24 degli azzurri). Ancora fuori Kouloibaly e Mertens, in via di completa guarigione, la difesa azzurra è sempre in emergenza. Allan, uomo diga è in Brasile per motivi familiari e non sarà impresa da poco fermare per 90 minuti l’attacco delle meraviglie che conta su tre assi quali sono Ronaldo, Higuain, Dybala. Comunque: 21esima giornata, arbitra Mariani, si parte, pronti…via
 
L’accoglienza a Sarri: fischi. Torna tra i pali il talentuoso Meret e non Ospina che si dice vittima di un malessere gastrointestinale. Pressing aggressivo della Juve, in stile Sarri, Primo tiro in porta di Fabian al terzo minuto, fuori. Alza il pressing anche il Napoli. Le due squadre faticano a uscire dalla propria metà campo. Fischi per Higuain ogni volta che tocca palla. Ronaldo raccoglie i capelli in uno strano codino al centro della testa. Angolo per gli azzurri al settimo. Testa di Milik, oltre la traversa. Fase di studio di Juve e Napoli. Niente di speciale da segnalare nel primo quarto d’ora. Il gioco ristagna a metà campo. Cross di Insigne al centro dell’area per la testa di Callejon, tiro debole e centrale. Il primo tiro della Juve un minuto prima del 17esimo è di Ronaldo, alle stelle. Possesso palla della Juve che costringe gli azzurri a rimanere nella propria metà campo. Fiondata di Mario Rui al ventesimo, alta sulla traversa. Gran parte del gioco degli azzurri si svolge sulla fascia sinistra dove agisce il tandem Mario Rui-Insigne, a tratti con il contributo di Zielinski. Si riscalda Elmas a bordo campo, Insigne ha qualche problema muscolare? Dovesse uscire sarebbe una brutta notizia. Prestazione super di Manolas, con interventi provvidenziali. Altro angolo per il Napoli al minuto 29. Insistono in avanti gli azzurri, ma la difesa bianconera risponde non senza correre rischi. Manolas continua a giganteggiare sulla linea difensiva del Napoli. Per fortuna Insigne non dà segnali di voler uscire. Si vede poco Demme e si avverte l’assenza di Allan, della sua grinta a centrocampo. Dieci minuti all’intervallo. Di spettacolare finora nulla, portieri disoccupati. L’iniziativa è juventina, gli azzurri aspettano e ripartono. Un minuto di recupero. Al the end of the first time c’è pochissimo da segnalare. Partita poco divertente, senza lampi di gioco incisivi. Si ha l’impressione che Sarri e Gattuso si temano a vicenda e a soffrirne è lo spettacolo. Conforta il San Paolo la tenuta difensiva degli azzurri, che non hanno concesso nulla a Ronaldo e Higuain. In ombra l’italo-tedesco Demme, probabilmente non ancora affiatato con i compagni. Non sarebbe male vedere in campo Elmas. L’augurio per Gattuso è che il Napoli nei secondi 45 minuti sia all’altezza del primo tempo e magari con un po’ di intraprendenza offensiva in più, chissà con l’apporto di un pivot come Llorente, prezioso in area di rigore con i suoi colpi di  testa. Si è visto molto poco Ronaldo, contrastato a dovere da Hysaj, Di Lorenzo, Manolas e a Higuain non è stato concesso di puntare a rete con pericolosità. Si riparte e sarebbe opportuno per gli azzurri sviluppare il gioco anche sulla catena di destra, per una salutare variante offensiva. Punizione da zona pericolosa per la Juve al minuto 47. Nessun pericolo. Nella Juve molto bene Betancur. Mario Rui in contropiede e peccato, tiro finale debole, anziché servire l’accorrente Callejon. Esce Pjanic infortunato, entra Rabiot. Buona la circolazione palla degli azzurri, ma i tiri in porta sono merce rara. Va in gol la Juve, ma è in fuori gioco Higuain, rete annullata: Bella azione degli azzurri al minuto 54 e conclusione al volo di Zielinski, oltre la traversa, perché pressato da Bonucci. Aumenta la pressione dei bianconeri, reagisce il Napoli. Finora il segno ics della partita rispecchia fedelmente l’andamento del gioco. Napoli prudentissimo e finora l’atteggiamento paga. Ronaldo-Higuain al 62 esimo, tiro centrale. Al 63esimo grandissimo tiro di Insigne dalla grande distanza. Respinge alla meglio Szczesny, si avventa sul pallone Zielinski e Napoli in vantaggio: 1 a 0. Si prepara a entrare Lobotka che sostituisce Demme, ammonito. Attaccano i bianconeri, ma non sembrano irresistibili  e soprattutto gli azzurri sanno come interpretare la partita. Entrano per la Juve Douglas Costa e Bernardeschi, i minuti corrono via e si arriva al 75esimo. Il Napoli controlla il gioco con autorità. Cross di Callejon da destra, in acrobazia Insigne manda oltre la traversa. Cresce in autorità Di Lorenzo, che ha preso confidenza con il ruolo di centrale in assenza di Koulibaly. Tredici al 90esimo ed è una Juve sotto tono quella che prova a rimontare lo svantaggio. Dieci alla fine. Elmas per Zielinski all’81esimo. Gli azzurri a denti stretti in difesa dell’uno a zero. Fabian Ruiz al minuto 83, altissimo, praticamente in curva. Sei e mezzo al 90esimo, resistere, resistere, resistere. Insigne è imprendibile. Hysaj alla grande su Ronaldo, praticamente nullo. E Insigne corona una prestazione fantastica con un gol super a tre minuiti dalla fine. Cross di Callejon, il capitano colpisce al volo. Tiro imparabile, due a zero. Due minuti al 90esimo ed è solo Napoli, Juventus surclassata, olé, olé del San Paolo. Llorente per Milik a un niente dalla fine. Una distrazione difensiva del Napoli, l’unica in tutta la partita, permette a Ronaldo di dimezzare lo svantaggio. Gol preso davvero stupidamente. Attacca la Juve, due minuti al triplice fischio di Mariani. 70 secondi alla fine gli azzurri, devono provare a tenere palla. Ci prova Higuain con una rovesciata, para facilmente Meret. Alleluia, fischia finalmente Mariani e il verdetto è il seguente: una Juve ridimensionata da un gagliardo Napoli, con alcune eccellenze prima di tutto quella di Insigne, winner player autore di una gara perfetta e non meno quelle del pacchetto difensivo che ha spento le velleità di Romaldo e Higuain con l’eccezione veniale della distrazione che ha consentito a Ronaldo di segnare il più facile dei gol, ma in zona Cesarini. Ci voleva la grinta di Ringhio per risvegliare la combattività della squadra. Meglio tardi che mai. Forse comincia un nuovo campionato per gli azzurri.