Di seguito la nota stampa giunta in redazione: "In scena al Don Bosco il 26-27-28 Gennaio 2018, l’associazione culturale “30 Allora” presenta il nuovo spettacolo “L’ultimo scugnizzo”, uno dei capolavori del grande commediografo napoletano, Raffaele Viviani adattato e rielaborato da Vincenzo Russo.
Nel lavoro - si legge - dominano due temi importanti: la miseria e l’emarginazione . Il regista Vincenzo Russo, fa suoi questi temi, riadattandoli alle emergenze sociali contemporanee, purtroppo non così lontane da quelle inizio Novecento.
Protagonista della vicenda è Ntonio (Vincenzo Russo), uno scugnizzo che, aspettando il primo figlio dalla sua fidanzata Maria (Carla Lettiero) decide di mettere la testa a posto: riesce a trovare un impiego presso lo studio di un noto avvocato (Stefano d’Ambrosio), nel tentativo di poter avere finalmente una vita onesta e dignitosa, sia per sé che per la sua futura famiglia. Il giovane, si dimostrerà abile ed arguto non solo nel disbrigare le più complicate pratiche legali dell’avvocato, ma anche nel mediare delicati intrighi familiari dello stesso. Sfruttando la sua parlantina , infatti, Ntonio riesce a convincere anche la suocera (Simona Campanile) e i fornai (Giuseppe Petriccione e Francesco Martucci), ma ad ostacolare la scalata del giovane ragazzo ci sono un marito tradito (Bruno Massaro), una moglie infedele( Mariapia Rossi) , un maestro disoccupato (Goffredo Laugeni), una brillante vecchietta (Annamaria Menditto) e la famiglia dell’avvocato ( Carla Ferrara, Letizia Massaro e Francesco Pisano). Non mancano colpi di scena e momenti drammatici nella narrazione, che tuttavia, mantiene quel tocco di leggerezza e di giocosità tipica degli “scugnizzi napoletani”
Altra grande protagonista della commedia - continua la nota - è la musica, curata dal maestro Marco Mantovanelli, con le bellissime voci composta dal grande musicista di Michela Perrotta, Daniela Laurenza e Maria Pasquariello, gli scugnizzi amici di Ntonio (Pasquale Lerro, Francesco Pisano; Fabrizio Cinque), i quali coinvolgeranno il pubblico in una particolarissima rumba degli scugnizzi e il finale ad effetto con la partecipazione straordinaria del piccolo scugnizzo (Giovanni Carozza).
Le scelte stilistiche per le scenografie (Vincenzo Russo e Giuseppe Petriccione) costumi (Annamaria Zarbo e Carla Ferrara) e trucco (Daniela Laurenza) contribuiranno all’ottima resa di una piéce storica del nostro teatro in cui in passato si sono cimentati molti grandi attori.
Dietro il lavoro del regista - conclude la nota stampa - c’è un attenta analisi del messaggio di Viviani, ma nel contempo c’è un personalissimo contributo, una rilettura inserita nel contesto attuale, fatto di una società ancora piena di paletti e di emarginati, ed è proprio in questo contesto, che il regista Vincenzo Russo vuole dare molta importanza alla fede, valore che oggi, si è un po’ perso, e al senso della vita e della paternità. Lo spettacolo offre allo spettatore la possibilità di apprezzare l’originalità dei contenuti di Viviani, pur in una chiave innovativa e calata nel momento storico che stiamo vivendo. "
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