CE. Alla Reggia,sabato,la mostra di Marco Casentini. TUTTI I DETTAGLI






Articolo pubblicato il: 12/01/2018 10:21:23

Questo il testo del comunicato stampa inviatoci: 'Si inaugura sabato 13 gennaio alle ore 17 alla Reggia di Caserta la mostra di Marco CasentiniDrive In”, a cura di Luca Palermo. L’esposizione si svolgerà nelle retrostanze del ‘700 degli appartamenti storici della Reggia di Caserta. La mostra - si legge nel comunicato - rappresenta la tappa conclusiva di un percorso espositivo portato avanti dall’artista a partire dal 2017 e che ha coinvolto musei ed istituzioni italiane ed estere: dall’agosto all’ottobre del 2017 la mostra è stata, infatti, ospitata dal MOAH, Museum of Art and History di Lancaster in California; dal novembre - si legge nella nota - al dicembre del 2017 è stata la Bocconi Art Gallery di Milano a farne da palcoscenico. La tappa casertana è realizzata in collaborazione con la Galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea - si legge nel comunicato - ed è supportata da Gobbetto – Special Resins, Polin e Sikkens. La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal 13 gennaio 2018 al 13 febbraio 2018 secondo gli orari di apertura e di chiusura della struttura ospitante. Il curatore Luca Palermo scrive: «La ricerca di Marco Casentini affonda - si legge nel comunicato -  le sue radici in qualcosa di molto simile a quanto sostenuto da Piet Mondrian: semplificare le forme secondo l’ordine della geometria e dello spazio al fine di ricreare, con elementi minimi, quello stesso spazio nel quale viviamo - si legge nella nota - e con il quale costantemente ci si confronta. Quella di Casentini è una vera e propria geometria dello spazio, dunque, nella quale le forme sono solo un punto di partenza, un pretesto necessario per l’esplorazione e la riproposizione di luoghi - si legge nel comunicato - che, in qualche modo, sono diventati parti integranti del suo “viaggio” artistico». Palermo poi aggiunge: «Gli elementi che compongo le sue immagini, l’essenzialità, quasi minimalista, delle forme e del colore, dematerializzano lo spazio rappresentato introducendo lo spettatore in un non-luogo mentale emotivamente - si legge nella nota - rilevante, la cui fisicità si lascia solo intuire. Quella di Marco Casentini è una pittura architettonicamente intesa, in grado, cioè, di trasmettere impressioni e suggestioni di un paesaggio urbano e naturale svincolato dalla sua immagine reale, ma che, in qualche modo, ad essa rimanda». E ancora: «Casentini reiventa, dunque, lo spazio attraverso - si legge nel comunicato - piatte campiture che sembrano restituire una visione aerea della città; il suo lavoro sembra riecheggiare il Manifesto della Aeropittura futurista del 1929: “tutte le parti della città appaiono al pittore in volo schiacciate”. Non esiste un centro focale nel lavoro di Marco Casentini; l’occhio viaggia sulla superficie - si legge nella nota - alla ricerca del “suo” centro focale; lo fa guidato da colori stesi non secondo un rigido e precostituito schema mentale, ma a partire dalle emozioni e dalle sensazioni che, di volta in volta, l’artista ha cercato di trasmettere».'