Lo apprendiamo dalla pagina Fb del comune di Castel Volturno:
"RIUSO DEI BENI CONFISCATI A CASTEL VOLTURNO: 1.479.347,77 EURO DALLA REGIONE CAMPANIA
PER L’INCLUSIONE SOCIALE, LA CULTURA E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEI GIOVANI DI CASTEL VOLTURNO.
Quando l’Amministrazione del Sindaco Dimitri Russo si è insediata, tra i tanti temi ed emergenze da affrontare con prontezza c’era quello legato al riutilizzo per fini sociali dei beni confiscati alla camorra. Castel Volturno ha, tra i suoi primati, anche quello di essere uno dei Comuni italiani con il più alto numero di beni confiscati: ben 104!
Per il pessimo stato di conservazione in cui questi immobili versavano (e versano), dopo anni di incuria e devastazione, ci siamo resi conto che più che di “beni” avremmo dovuto parlare di “mali” confiscati. Inoltre, c’era un enorme disordine tra le carte in possesso del Comune - ereditate dalla gestione commissariale – e non c’era ancora un vero e proprio censimento/elenco di questi beni.
Per mettere mano con ordine e metodo, fu conferita la delega ai beni confiscati al consigliere comunale Alessandro Buffardi che in totale autonomia ha messo a punto il primo elenco dei beni confiscati del Comune di Castel Volturno consultabile sul portale web del Comune.
L’indirizzo che ci siamo dati, con il Sindaco e l’Assessore ai Beni Confiscati Rosa Scafuro e con il contributo straordinario dell’ex Consigliere Alessandro Buffardi, è stato chiaro fin da subito: utilizzare questi beni per rispondere alle specifiche esigenze della nostra comunità, perché possano essere strumenti di avanzamento sociale, opportunità di inclusione, accrescimento culturale e formativo soprattutto per le fasce più giovani della popolazione.
Quando sul finire del 2017 la Regione Campania ha pubblicato un “Avviso per l’individuazione di interventi finalizzati al riuso e alla ri-funzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata” abbiamo subito capito, leggendolo, che si trattava di un’occasione d’oro che avrebbe realizzato pienamente i nostri obiettivi. Infatti, tra le proposte progettuali ammissibili a finanziamento, oltre le classiche opzioni come i centri di accoglienza o gli interventi che prevedono la riduzione dei fitti passivi a carico delle Pubbliche Amministrazioni, noi abbiamo scelto quella rubricata alla lettera f) del bando: interventi che soddisfino i fabbisogni rilevati dalla comunità locale.
Con i progetti messi in campo intendiamo realizzare iniziative per l’aggregazione e la partecipazione sociale dei giovani, dando loro modo di acquisire competenze utili all’inserimento nel mercato del lavoro, divenendo un mezzo per sottrarre terreno alle organizzazioni criminali e stimolando un’economia locale sana e legale.
La ridefinizione di un senso di comunità e di appartenenza, così come la percezione di sicurezza sociale e fiducia nel futuro, è l’unica strada verso la normalizzazione di un contesto degradato come quello di Castel Volturno, e ciò può partire proprio dalla riappropriazione di spazi e opportunità di espressione sociale e culturale delle nuove generazioni.
Della partita si è fatto immediatamente “top player” anche il Commissario Straordinario di Governo per Castel Volturno, il Prefetto Francesco Cappetta, che ha inserito questo intervento all’interno del Piano di Risanamento che ha presentato al Ministero dell’Interno conferendo, così, un livello istituzionale di rilievo assoluto alla nostra iniziativa.
Nella definizione dei progetti – 3 ville confiscate riconvertite in “ spazi laboratoriali” - siamo partiti dalla storia recente del nostro territorio. Un territorio dove l’immigrazione può essere un’occasione di fusione culturale – musicale e gastronomica – e non solo un motivo per stare alla ribalta delle nefaste cronache locali e nazionali. Un territorio che negli ultimi 20 anni è diventato il set a cielo aperto per produzioni cinematografiche di rilievo internazionale che, però, poco hanno lasciato sul nostro territorio in termini di utilità sociale. Quanti giovani castellani sono stati impiegati come maestranze durante le riprese? Quasi nessuno!
Ebbene, allora è arrivato il momento di superare questa fase in cui si sono subiti e si subiscono processi demografici ed economici che ci piovono letteralmente addosso per arrivare ad una in cui si diventa protagonisti proprio di questi processi, mettendoli a frutto a vantaggio della comunità locale.
Nascono così i 3 laboratori:
1) LA CUCINA DIDATTICA
Nel primo spazio che si intende riqualificare – in località Baia Verde - verrà realizzato un laboratorio cucina in cui saranno implementati corsi e attività formative volte ad offrire ai partecipanti competenze professionali nell’ambito della ristorazione con la collaborazione attiva dell’Istituto Alberghiero “I.S.I.S. VINCENZO CORRADO” di Castel Volturno. L’innovazione proposta è relativa alla sperimentazione di una “cucina fusion castellana” in cui si esprimono le contaminazioni gastronomiche provenienti dalle diverse tradizioni culinarie rintracciabili nel territorio di Castel Volturno. Vogliamo valorizzare l’apporto multiculturale delle innumerevoli etnie presenti nel nostro territorio, anche in considerazione della rilevante presenza di immigrati di seconda generazione che studiano e si avviano a dare il loro contributo all’economia e alla vita sociale della comunità locale, trasformando così i fenomeni migratori da portatori di problematiche sociali a generatori di processi di sviluppo.
L’obiettivo è di formare professionisti d’eccellenza in ambito gastronomico, promuovendo l’occupazione giovanile nel settore del turismo, della ristorazione e dell’arte culinaria anche attraverso il self-employement.
2) LA CASA DEL CINEMA
L’intervento sul secondo immobile, individuato all’interno del Parco Faber in Via Cosenza, sarà finalizzato all’allestimento di uno spazio laboratoriale per la promozione e lo sviluppo di competenze professionali in ambito cinematografico. La formazione di professionisti nella creazione, gestione e promozione di prodotti audio-visivi, dando soprattutto attenzione ai nuovi strumenti di comunicazione e a canali innovativi di diffusione e fruizione offerti dalla rete, segue anch’essa tendenze già presenti a Castel Volturno e che trova espressione nel lavoro sinergico di realtà locali ed eccellenze nazionali del cinema d’autore. Il territorio di Castel Volturno è infatti già da alcuni anni oggetto d’interesse di importanti produzioni cinematografiche di rilievo nazionale e internazionale. La valorizzazione di queste tendenze e la formazione di competenze professionali in loco, a partire dagli studenti di Castel Volturno (autoctoni e immigrati di seconda generazione), aiuta a contrastare fenomeni di degrado e illegalità, promuovendo la collocazione di giovani in nuovi e promettenti campi lavorativi, e stimolando la loro creatività artistica. Nello specifico, verrà data particolare attenzione alla formazione di operatori qualificati per il supporto alla produzione (macchinisti, video assist, tecnici audiovisivi e degli effetti speciali, operatori steadycam, microfonisti, informatici esperti in tecniche di computer-grafica, fonici, truccatori, doppiatori, etc.) da affiancare alle troupe cinematografiche (nazionali e internazionali) operanti nel territorio.
3) LA CASA DELLA MUSICA
Il terzo spazio laboratoriale – sempre in una villa del Parco Faber - sarà funzionale alla valorizzazione dell’espressione musicale locale in chiave innovativa, in collaborazione con realtà nazionali di rilievo, a partire dalla Fondazione De Andrè, con la quale il Comune di Castel Volturno intrattiene già da qualche anno un rapporto collaborativo volto al sostegno delle attività culturali nell’area. La ridenominazione del Parco Allocca in Parco Faber, dall’importante valore simbolico, segue tale processo collaborativo e l’intento di rendere la struttura un complesso centro di produzione e fruizione artistica. Nello specifico verrà realizzata una sala di incisione e registrazione musicale e un laboratorio formativo aperto alla cittadinanza. L’idea è quella di promuovere la rigenerazione della cultura musicale locale attraverso l’intreccio e la contaminazione delle innumerevoli tradizioni artistiche (musica popolare e folclorica) attive nel contesto, originando una nuova e originale corrente musicale (folk-fusion castellano) che possa esprimere l’identità della nuova comunità in formazione. La Casa della Musica sarà così uno spazio aggregativo in cui i giovani del territorio potranno formarsi ed esprimersi in ambito musicale, in connessione con gli altri poli artistici implementati e da implementare nel Parco Faber.
I 3 progetti sono stati realizzati in tempi da record (poco meno di 1 mese) per poter essere inoltrati entro il termine del bando in scadenza il 31 gennaio 2018. E’ stata una lotta contro il tempo che ha impegnato totalmente l’Ufficio Lavori Pubblici e Patrimonio, in primis il Responsabile del Servizio, l’arch. Claudio Fiorillo. E’ stato un mese in cui abbiamo accantonato impegni professionali, famiglie e amici ma che, ora possiamo dirlo, abbiamo sacrificato con successo: la PEC di partecipazione al bando è partita - alla fine di una giornata estenuante - alle 00.44 dell’ultimo giorno utile.
Nel BURC del 23 aprile scorso è stata pubblicata la graduatoria dei progetti ammessi: Castel Volturno c’è con un finanziamento complessivo di € 1.479.347,77 su € 1.500.000,00 di finanziamento massimo.
Un’altra Castel Volturno è possibile!
Giuseppe E. Scialla,
Assessore ai Lavori Pubblici e allo Sviluppo Economico del Comune di Castel Volturno"
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