CASERTA. Speranza per Caserta sui problemi della città: "Chiederemo al sindaco di venire in aula"






Articolo pubblicato il: 25/02/2017 18:12:13

Lo apprendiamo dalla nota stampa inviata da Speranza per Caserta: "Tanti gli argomenti affrontati questa mattina nella conferenza stampa indetta dal gruppo consiliare di Speranza per Caserta per aggiornare organi di stampa e simpatizzanti delle attività svolte in questi primi nove mesi di consiliatura - si legge nella nota -. Dalla mozione Ecocar, che la capogruppo Norma Naim ha annunciato di voler ripresentare a seguito delle dimissioni del consigliere Domenico Maietta dalla carica di presidente della commissione Ambiente, alle ultime vicende giudiziarie che hanno interessato il sindaco Marino con il chiarimento in aula ufficialmente richiesto da Antonello Fabrocile e dal coordinatore Michele Miccolo, fino al caso Ercole “la vicenda più strana mai affrontata nella mia breve esperienza politica” come dichiarato dal consigliere Francesco Apperti. Il gruppo consiliare ha rivendicato la propria scelta di una dura opposizione all’amministrazione Marino che, nei fatti, non si discosta dalle precedenti per metodi e decisioni assunte - si legge nella nota -. “In campagna elettorale avevamo cercato di spiegare ai casertani che scegliere l’usato politico sarebbe stato un grave errore che avrebbe riconsegnato la città alle solite logiche e, a distanza di nove mesi, possiamo dire che il sindaco Marino ha fatto di tutto per darci ragione” ha sostenuto il coordinatore di Speranza per Caserta che ha ringraziato la società civile che si è avvicinata al movimento in questi mesi proprio perchè delusi dai partiti e dai soliti amministratori locali. Ai consiglieri è toccato il compito di illustrare la propria attività e fare il punto sulle iniziative amministrative in corso. “Abbiamo combattuto e ottenuto che l’impianto voluto dal Pd - si legge nella nota - e da Marino non si facesse in località Lo Uttaro, dove è in corso la caratterizzazione necessaria all’avvio delle bonifiche e valuteremo attentamente le iniziative poste in essere da questo governo cittadino in vista del 13 marzo - si legge nella nota -, data di scadenza del bando regionale per gli impianti di compostaggio recentemente pubblicato - ha illustrato la consigliera Naim - con coerenza, a differenza di quelli che oggi amministrano e che ieri volevano alzare le barricate contro gli impianti proposti da Del Gaudio”. Sempre la consigliera Naim ha ricostruito la vicenda ‘Planta Global’ dell’imprenditore Capacchione difeso dall’amministrazione Marino per la realizzazione di 300 appartamenti in zona Saint Gobain dove, a detta dei tecnici del comune in sede di giudizio, sarebbero già iniziati i lavori. “Abbiamo richiesto al Comune, a novembre, le convenzioni e gli accordi di lottizzazione dell’area risalente al 1996 e abbiamo reiterato la richiesta a febbraio anche se nessuno ci ha ancora risposto - si legge nella nota -. E’ chiaro che se questo silenzio dovesse perdurare ancora ci rivolgeremo alle autorità superiori per ottenere quanto richiesto” ha concluso Naim che ha annunciato la presentazione di una mozione per chiedere a Marino di ritirare la delibera sulla permuta del Sant’Antonio che, a detta del gruppo di Speranza, potrebbe nascondere un danno erariale da 5 milioni di euro. Altrettanto duro con il primo cittadino, il consigliere Francesco Apperti che ha sottolineato l’atteggiamento di scarsa apertura dimostrato dal sindaco con i comitato dei residenti del centro storico contro la Movida selvaggia - si legge nella nota -. “L’impressione è che nell’affrontare i problemi della città si pensi soprattutto alla solita guerra tra bande senza che si tenga conto delle tante questioni aperte, come nel caso del rione Vanvitelli, e per la movida, ormai diventato un problema prioritario. A fronte dell’ennesima rissa il sindaco Marino ha scelto di non ricevere i rappresentanti del comitato civico - si legge nella nota -. Noi siamo intenzionati a portare la questione in consiglio e abbiamo depositato una mozione, sperando che anche le altre forze consiliari possano aggregarsi a noi per chiedere - sostiene Apperti - sostanzialmente tre cose: un ordinanza sindacale per fissare dei paletti chiari per il rispetto delle regole nell’area, di ottenere dalla Prefettura un tavolo di comitato interforze visto che le forze disponibili del comando dei vigili non sono sufficienti a garantire la sicurezza del capoluogo e la Prefettura è tenuta ad intervenire per garantirla. Infine di limitare i tempi dei festival di strada e delle iniziative che si intendono allestire nel centro cittadino” - si legge nella nota -. Al centro del dibattito anche la questione Macrico. “Un mese fa c’è stato l’ennesimo incendio a dimostrazione che l’istituto diocesano sostentamento clero non ha ottemperato alle ordinanze emesse in passato per la cura dei luoghi e l’amministrazione deve intervenire. Stiamo aspettando - continua Apperti che annuncia la presentazione di una mozione per chiedere il rispetto di quanto stabilito dal consiglio comunale durante l’amministrazione Del Gaudio che propose la destinazione urbanistica F2 e l’impegno del sindaco ad una nuova stima, al ribasso del valore economico dell’area - altre notizie sul Parco Urbano che smentisce quanto da sempre sostenuto nel recente passato dall’attuale segretario del Pd Enrico Tresca - si legge nella nota -. Noi proponiamo un accordo a basso impatto economico magari esentando la proprietà dal pagamento dell’Imu per ottenere l’uso dell’area dove associazioni e cittadini sono pronti ad impegnarsi per la pulizia e la messa in sicurezza”. Tutta l’attuale confusione politico-amministrativa è dovuta alla sudditanza della politica ai costruttori e agli altri poteri forti, come dimostrato dalla vicenda della scuola di Ercole affrontata da Apperti che ha letto alcuni passaggi della delibera 242/90 che, le solite dimenticanze, hanno fatto rimanere lettera morta a vantaggio del costruttore Antonio Crispino - si legge nella nota -. “Presenteremo - ha dichiarato in merito il consigliere Apperti - una mozione per capire cosa ha fatto in questi mesi il Pd, pure informato dal 2014 della vicenda, e cercheremo di identificare i responsabili del danno arrecato alle casse comunali e dei disagi per 36 bambini e relative famiglie”. Duro affondo politico quello di Antonello Fabrocile, alla prima esperienza consiliare. “Alle grandi promesse e alle grandi aspettative i cittadini non hanno visto seguire gli atti consequenziali. Abbiamo assistito ad una riconferma delle solite modalità operative della politica perpetrate a danno della cittadinanza e favore degli interessi che si sono raggruppati, nove mesi fa, dietro il sindaco Marino. Si parla tanto di rimpasto e di sostituzione degli assessori con logiche che di eccellenza non hanno nulla - si legge nella nota -. Lo diciamo chiaramente al sindaco Marino che essere ‘figlio d’arte’ non è né un requisito di eccellenza né una attestazione di capacità. Serve una squadra competente che Marino non può mettere in piedi - dichiara Fabrocile - perchè sotto ricatto del suo partito e dei suoi alleati”. E sempre ad Antonello Fabrocile è toccato affrontare anche la delicata vicenda giudiziaria che ha interessato il sindaco Marino. “Noi chiederemo al sindaco di venire in aula a spiegarci cosa sta succedendo. Da avvocato penalista conosco le procedure e la riservatezza necessaria anche alle logiche della ‘difesa’ ma - dichiara Fabrocile - se io fossi al suo posto non esiterei ad accogliere favorevolmente la nostra proposta. I casertani hanno il diritto di sapere cosa sia successo e quale sia la posizione del primo cittadino, ancora poco chiara volendoci limitare a quanto riportato quotidianamente dalla stampa”.