Lo apprendiamo dalla nota stampa giunta in redazione: "...7 febbraio 2018, in occasione della seconda Giornata contro il Bullismo ed il Cyber bullismo, la Parrocchia del ‘Buon Pastore’ di Caserta, in collaborazione con Co.De.Si. Caserta (Comitato per il Decoro e la Sicurezza urbana) e con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato (Sezione “F. Masone” – Caserta), ha organizzato il convegno dal titolo “Cyber bullismo: conoscerlo per combatterlo”.
L’incontro si svolgerà a partire dalle ore 19.00 presso la Sala Moscati della parrocchia di cui è sacerdote don Antonello Giannotti. Saranno presenti il Prefetto di Caserta dott. Raffaele Ruberto e il Questore di Caserta dott. Antonio Borrelli, i quali ci tengono in maniera particolare alla tematica data la - spiega la nota-sua attualità e la sua importanza. Interverrà sul tema, oltre che don Antonello Giannotti, anche il Presidente del Co.De.Si. di Caserta dott. Natale Argirò.
Importantissima inoltre sarà la presenza del sociologo dott. Giovanni Capuano e dello psicologo dott. Roberto Malinconico, i quali spiegheranno ai presenti come comportarsi in caso di cyber bullismo, e alletteranno i genitori ad un comportamento più prudente nei confronti dei propri figli.
La questione riguardante il cyber bullismo non è affatto semplice, anzi. Al giorno d’oggi episodi riconducibili a questa problematica si verificano in tutto il mondo e anche con una frequenza disarmante. I dati resi noti oggi dall’Unicef, in occasione del “Safer Internet Day”, riguardanti l’utilizzo del mondo virtuale parlano chiaro: ogni giorno oltre 175.000 bambini nel mondo si connettono ad Internet per la prima volta (uno ogni mezzo secondo); nel mondo 1 utente su 3 è un bambino, i giovani - spiega la nota- rappresentano il gruppo di età più connesso. Nel mondo, il 71% di loro è online, comparato al 48% della popolazione totale. I giovani africani sono i meno connessi, con circa 3 su 5 offline, contro 1 su 25 in Europa. Dunque è facile rendersi conto dell’altissima probabilità di episodi di cyber bullissimo che potrebbero verificarsi ai danni dei giovani.
“I dati che emergono – ha detto don Antonello Giannotti – sono allarmanti. Noi come Parrocchia abbiamo il dovere di non lasciare soli i ragazzi e di aiutarli a non farsi abbindolare dal mondo virtuale. Come ha affermato anche papa Francesco nell’udienza del 25 marzo 2017, non solo non bisogna mai fare bullismo ma è di fondamentale importanza anche non permettere agli altri di fare bullismo”."
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