Lo apprendiamo dalla nota stampa del Comune di Caserta:
"IL SINDACO
VISTA la nota della Giunta Regionale della Campania – Direzione Generale per l’Ambiente e l’Ecosistema, prot. 2017.0385248 del 31/05/2017, quale struttura deputata alla fornitura idrica di questo Ente, con cui si rappresenta il decremento della capacità di alimentazione delle fonti idriche - spiega la nota - disponibili, oltre l’impossibilità di attingere ad altre fonti, per cui si chiedeva alle amministrazioni comunali di adottare efficaci misure per il risparmio idrico;
PRESO ATTO che la stagione estiva 2017, comportando temperature elevate, anche al di sopra delle medie stagionali, potrebbe determinare un aumento dei consumi d’acqua tale da provocare la progressiva ulteriore riduzione della portata delle fonti di approvvigionamento idrico;
RITENUTO, pertanto, necessario assicurare in tale periodo alla cittadinanza una continua ed adeguata distribuzione dell’acqua potabile, garantendola e - spiega la ntoa -destinandola principalmente agli usi igienico-alimentari;
VISTI:
L’art. 50 del D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000;
ORDINA
per il periodo temporale decorrente dal 26/07/2017 e fino al 30/09/2017:
- per tutte le utenze domestiche, il divieto di utilizzo su tutto il territorio del Comune di Caserta dell’acqua prelevata dall’acquedotto comunale per i seguenti usi:
- per tutte le utenze diverse dall’uso domestico, la limitazione dei consumi dell’acqua prelevata dall’acquedotto comunale alle strette necessità per le quali è stato concesso l’allacciamento al pubblico acquedotto.
Il personale comunale, o appartenente a ditte appositamente incaricate, può far uso dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto limitatamente alle necessità di pubblico interesse o per il mantenimento di beni pubblici, come le aree verdi comunali, oltre che per inderogabili e- spiega la nota- improrogabili necessità.
AVVERTE
che le violazioni alla presente ordinanza saranno soggette alla sanzione amministrativa pecuniaria da € 25,00 a € 500,00 come disposto dall’art. 7-bis del D.Lgs. 267 del 18.08.2000.
DA’ ATTO
avverso il presente provvedimento, gli interessati possono proporre ricorso al T.A.R. della Regione Campania ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro 60 giorni e 120 giorni dalla pubblicazione/comunicazione a norma di legge.
DISPONE ALTRESÌ
per la presente ordinanza:
Avv. Carlo Marino"
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