Articolo pubblicato il: 16/02/2017 18:18:53
Una nota importante da parte del Comune di Caserta: "Il Comune di Caserta, con l’approvazione di una delibera di Giunta, ha deciso di intitolare la Sala Conferenze del Centro Servizi Culturali “Sant’Agostino” al prefetto Antonio Manganelli - si legge nella nota -. Nativo di Avellino, Manganelli ha svolto una straordinaria carriera all’interno della Polizia di Stato, divenendone Capo il 25 giugno 2007. Laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli, si è poi specializzato in Criminologia clinica alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena - si legge nella nota -. A partire dagli anni ’70 ha operato costantemente nel campo delle investigazioni, acquisendo particolare esperienza e preparazione tecnica nel settore dei sequestri di persona a scopo di estorsione ed in quello antimafia. Manganelli ha lavorato al fianco dei più importanti magistrati e dei più prestigiosi organi investigativi europei ed extraeuropei, per i quali è divenuto negli anni un solido punto di riferimento, legando il suo nome anche alla cattura di alcuni dei latitanti di maggior spicco delle organizzazioni mafiose - si legge nella nota -. Negli anni ’80 ha fatto parte del Nucleo anticrimine e del Servizio centrale operativo, indagando su mafia e sequestri di persona, droga e criminalità economica, lavorando al fianco di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e collaborando con le forze di polizia di vari Paesi. Nel 1997 è stato nominato Questore di Palermo e due anni dopo Questore di Napoli. Nel 2007 è divenuto Capo della Polizia e il 20 marzo 2013 è deceduto a causa di un male incurabile. Nello stesso anno è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile - si legge nella nota -. “Per la città di Caserta – ha spiegato il sindaco Carlo Marino – è un grande onore rendere omaggio ad uno straordinario servitore dello Stato quale il prefetto Manganelli. Siamo di fronte non solo ad un grande prefetto, che si è distinto per le sue grandi qualità di investigatore e di ufficiale di Polizia, ma ad un uomo dalla spiccata sensibilità e con un’attenzione particolare rivolta alla cultura e al sociale - si legge nella nota -. Proprio per tali ragioni abbiamo deciso di intitolargli la Sala Conferenze del Centro ‘Sant’Agostino’, che rappresenta la Casa della Cultura della nostra città. Credo – ha concluso il sindaco – che questo sia il modo migliore per ricordare un grande campano, che ha dato tanto alla sua terra e all’intero Paese”.