Caserta. Da venerdì 29 al Teatro Parravano 'Tavola tavola, chiodo chiodo' di Lino Musella






Articolo pubblicato il: 27/11/2024 09:38:41

Questo il comunicato inviatoci in redazione: "Da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre 2024 Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta (venerdì ore 20.45, sabato ore 19.00, domenica ore 18.00)

Teatro di Napoli -Teatro Nazionale, Cadmo Associazione Culturale presentano

Tavola tavola, chiodo chiodo

un progetto di Lino Musella e Tommaso De Filippo tratto da appunti, articoli, corrispondenze e carteggi di Eduardo De Filippo

uno spettacolo di e con Lino Musella

musiche dal vivo Marco Vidino  

scene Paola Castrignanò

disegno luci Pietro Sperduti

suono Marco D’Ambrosio

ricerca storica Maria Procino

collaborazione alla drammaturgia Antonio Piccolo

assistente alla regia Melissa Di Genova

costumi Sara Marino

fotografie Mario Spada

Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2022 a Lino Musella Migliore attore protagonista

Sabato 30 novembre alle ore 17.45, sempre al Teatro Comunale di Caserta, Lino Musella - si legge nel comunicato - sarà ospite del ciclo di incontri “Salotto a Teatro”, condotti dalla giornalista Maria Beatrice Crisci. Torna in scena – dopo il successo della scorsa Stagione – Tavola tavola, chiodo chiodo uno spettacolo di e con Lino Musella, autentico talento della scena, tra i più apprezzati della sua generazione, vincitore – tra gli altri – nel 2019 del Premio Ubu come migliore attore. A dare il là a questo progetto, fortemente voluto dall’attore napoletano, sono state le tante riflessioni emerse, durante la pandemia, sul mondo dello spettacolo e sulle sue sorti. “In questo tempo mi è capitato – scrive Musella  nelle sue note – di rifugiarmi nelle parole dei grandi: poeti, scrittori, drammaturghi, filosofi, per cercare conforto, ispirazione - continua il comunicato - o addirittura per trovare, in quelle stesse parole scritte in passato, risposte a un presente che oggi possiamo definire senza dubbio più presente che mai. È nato così in me il desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico e man mano ne è venuto fuori un ritratto d’artista non solo legato al talento e alla bellezza delle sue opere, ma piuttosto alle sue battaglie donchisciottesche condotte instancabilmente tra poche vittorie e molti fallimenti”. “Tavola tavola, chiodo chiodo – continua Musella – sono le parole incise su una lapide del palcoscenico del San Ferdinando, lapide che Eduardo - prosegue il comunicato - erige a Peppino Mercurio, il suo macchinista per una vita, che tavola dopo tavola, appunto, era stato il costruttore di quello stesso palcoscenico, distrutto dai bombardamenti nel ‘43. Faccio parte di una generazione nata tra le macerie del grande Teatro e che può forse solo scegliere se soccombere tra le difficoltà o tentare di mettere in piedi, pezzo dopo pezzo, una possibilità per il futuro, come ermeticamente indicano quelle parole incise nel Teatro di Eduardo che in realtà suggeriscono un’azione energica e continua. Questo grande artista è costantemente impegnato a ‘fare muro’ per smuovere - si legge ancora - la politica e le Istituzioni e ne esce spesso perdente, in parte proprio come noi in questo tempo, ma anche da lontano non smette mai di alzare la sua flebile, roboante voce e mi piace pensare che lo faccia proprio per noi”".