CASERTA. Concerti Letterari: il Giannone incontra il Premio Strega






Articolo pubblicato il: 09/05/2017 12:53:15

Questa la nota stampa arrivata in redazione

"Una chiusura d’eccezione per il progetto dei Concerti Letterari, giunto alla terza annualità e coordinato dalla prof. ssa Daniela Borrelli: mercoledì 10 maggio alle 16.30 presso la Biblioteca Comunale sita in Via Laviano gli allievi iscritti al progetto incontreranno la finalista del Premio Strega Wanda Marasco, che discuterà con loro del suo ultimo romanzo, La compagnia delle anime finte, edito da Neri Pozza. Quest’incontro, ideato insieme all’Assessorato alla Cultura del Comune di Caserta, vedrà protagonista la scrittrice napoletana, che è anche attrice, regista ed è stata insegnante - si legge nella nota -.
Originale poetessa, nonché amica del poeta Dario Bellezza, la Marasco inizia a farsi conoscere con le sue prime raccolte già tra i sedici ed i vent'anni come una delle voci giovani più interessanti e meglio definite nel talento visionario e moderatamente barocco, lungo una poetica dove la domanda metafisica e il plagio del negativo corrono in versi di notevole spessore. Nel 1977 pubblica la raccolta Gli strumenti scordati, e due anni dopo L'attrito agli specchi. Le viene assegnato, intanto, nel 1978 il Premio per la poesia William Blake - si legge nella nota -.
Ha poi recitato in diverse messinscena di importanti registi teatrali tra cui Aldo Trionfo, ed una interpretazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1982. Sue le raccolte poetiche Deus Inversus, Le fate e i detriti, Metacarne, fino a raggiungere il riconoscimento del Premio Internazionale Eugenio Montale nel 1997 con la raccolta Voc e Poè - si legge nella nota -.
Ha pubblicato nel 2003 il suo primo romanzo L'arciere d'infanzia, edito da Manni Editore, con l'introduzione di Giovanni Raboni che l'ha fortemente sostenuta. Si è aggiudicata con questo suo scritto il Premio Bagutta per la sezione Opera Prima. Nel 2006 le è stato conferito il Premio speciale alla carriera "Città di Pieve di Cento". Con la casa editrice Neri Pozza, pubblica poi nel 2015 Il genio dell'abbandono, un romanzo centrato sulla figura dell'artista napoletano Vincenzo Gemito. Il genio dell'abbandono è sin da subito candidato alla prima edizione del Premio Nazionale di letteratura Neri Pozza, arrivando nella rosa dei cinque finalisti, e successivamente è inserito tra i dodici finalisti dell'edizione del 2015 del Premio Strega, ottenendo largo consenso di pubblico e di critica. Attualmente, è di nuovo nella rosa dei dodici finalisti del Premio Strega, stavolta col romanzo La compagnia delle anime finte - si legge nella nota -.
Questa la trama: dalla collina di Capodimonte, la «Posillipo povera», Rosa guarda Napoli e parla al corpo di Vincenzina, la madre morta. Le parla per riparare al guasto che le ha unite oltre il legame di sangue e ha marchiato irrimediabilmente la vita di entrambe. Immergendosi «nelle viscere di un purgatorio pubblico e privato», Rosa rivive la storia di sua madre: l’infanzia povera in un’arida campagna alle porte della città; l’incontro, tra le macerie del dopoguerra, con Rafele, il suo futuro padre, erede di un casato recluso nella cupa vastità di un grande appartamento in via Duomo; il prestito a usura praticato nell’intrico dei vicoli, dove il rumore dei mercati e della violenza sembra appartenere a un furore cosmico - si legge nella nota -.
È una narrazione di soprusi subìti e inferti, di fragilità e di ferocia. Ed è la messinscena corale di molte altre storie, di «anime finte», che popolano i vicoli e, come attori di un medesimo dramma, entrano sulla ribalta della memoria: Annarella, amica e demone dell’infanzia e dell’adolescenza, Emilia, la ragazzina che «ride a scroscio» e torna un giorno dal bosco con le gambe insanguinate, il maestro Nunziata, utopico e incandescente, Mariomaria, «la creatura che ha dentro di sé una preghiera rovesciata», Iolanda, la sorella «bella e stupetiata»… - si legge nella nota -.
«Anime finte» che, nelle profondità ipogee di una città millenaria, sono segnate tutte, come Vincenzina e come la stessa Rosa, da un guasto che attende una riparazione. Riparazione che, nelle pagine finali del libro, giunge inaspettata ad accomunare Rosa e Vincenzina in un medesimo destino - si legge nella nota -.
Dopo i saluti della D.S. prof. ssa Marina Campanile, l’incontro sarà introdotto come di consueto da una performance musicale della Piccola Camerata del Giannone, in particolare da Elena Iacelli di V E e da Andrea de Donato di V C; modererà l’incontro la giornalista Lidia Luberto. A discutere con W. Marasco saranno Mariastella Eisenberg, scrittrice e poetessa casertana, e la prof. ssa Daniela Borrelli, che ha letto insieme a un gruppo di allievi il romanzo. Francesco Cutillo leggerà alcuni dei brani più significativi del romanzo nel corso della presentazione".