Articolo pubblicato il: 14/03/2017 18:33:57
Lo apprendiamo dalla nota stampa inviata da Palazzo Castropignano: "La Città di Caserta aderisce all’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, con sede presso il Comune di Ferrara. La delibera, presentata dal sindaco Carlo Marino, è stata approvata nel corso della seduta odierna della Giunta - si legge nella nota -. L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco è nata nel 1997 da una intuizione dei Comuni di Alberobello, Andria, Capriate San Gervasio, Ferrara, Matera, Ravenna e Vicenza, insigniti del prestigioso riconoscimento di Patrimoni dell’Umanità. Sette realtà locali – si legge nella presentazione dell’associazione - convinte dell’utilità di costruire una collaborazione progettuale con altre città e con altri soggetti per sostenere efficaci interventi di promozione dei propri territori - si legge nella nota -. L’Associazione svolge un’intensa attività di sostegno alle politiche di tutela e valorizzazione dei territori e dei beni insigniti del prestigioso riconoscimento Unesco e rappresenta uno dei referenti prioritari per tutti coloro che, enti pubblici e soggetti privati, hanno a cuore lo straordinario Patrimonio culturale e paesaggistico del Paese. Il provvedimento di oggi segue di pochi giorni la delibera di Giunta comunale con la quale è stata decisa l’istituzione dell’Ufficio UNESCO della Città di Caserta - si legge nella nota -. L'esecutivo, sempre su proposta del primo cittadino, ha approvato anche la Schema di Protocollo d'Intesa con “Terre Blu”, associazione che opera da tempo sul territorio casertano e sviluppa in collaborazione con esperti ed esponenti del mondo del design dei beni culturali, temi inerenti la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e paesaggistico in chiave green e smart - si legge nella nota -. Proprio nei giorni scorsi l'associazione “Terre Blu” ha trasmesso al Comune di Caserta lo studio sul tema “Caserta smart city. Dai lumi della ragione alla green economy”, che focalizza gli elementi salienti per una coerente e condivisa programmazione strategica della Città - si legge nella nota -. Il protocollo d’intesa stabilisce l’attuazione delle seguenti attività di studio, ricerca e formazione: realizzare e pubblicizzare tutte quelle iniziative ritenute idonee a promuovere le arti contemporanee, anche in relazione al design, all’artigianato, alle attività produttive e alla valorizzazione culturale e turistica dei territori attraverso mostre, pubblicazioni, dibattiti e seminari; realizzare laboratori - si legge nella nota - che impegnano attività manuali e/o intellettuali, ospitare artisti, studenti ed esponenti del mondo della cultura onde realizzare manufatti con finalità didattiche e/o di sperimentazione e ricerca; svolgere attività di studio e ricerca anche con la realizzazione di prodotti editoriali e multimediali; sostenere e divulgare la pubblicazione di testi, monografie, supporti informatici, riviste, materiali audiovisivi e multimediali; svolgere una funzione didattica, promuovere la formazione professionale dei giovani disoccupati e/o in cerca di prima occupazione - si legge nella nota -, nonché l'aggiornamento, la riqualificazione e il perfezionamento dei lavoratori, l'inserimento sociale e l'avviamento al lavoro di soggetti peculiari".