Casagiove. Nel Santuario del Volto Santo di Napoli una folta delegazione di fedeli della Parrocchia S. Michele Arcangelo con il Sindaco






Articolo pubblicato il: 30/11/2024 11:33:02

Questo il post facebook del Comune di Casagiove: ""SERVO DI DIO" FRA MARIO CROCCO

Si è svolta ieri, nel Santuario - si legge nel post - del Volto Santo di Napoli, alla presenza dell’Arcivescovo Domenico Battaglia, dei familiari e di una delegazione numerosa di fedeli della Parrocchia di S. Michele Arcanngelo, accompagnata dal Sindaco (in foto, ndr), la “Introduzione della fase diocesana della causa di beatificazione del Servo di Dio, Mario Crocco” Frà Mario Crocco, Sacerdore professo dell’Ordine dei Frati Minori, nato a Casagiove nel 1909, il 31 di agosto, studente di ingegneria, presidente della sezione giovanile dell’Azione Cattolica, rispose alla chiamata di Dio e scelse di seguire la sua vocazione. Indossò il saio francescano nel Santuario di S. Maria dei Lattani di Roccamonfina - continua il post - e scelse la via difficile e radicale della Missione. Fu in Cina nel 1937, dove fu ordinato presbitero. Fu a Pechino fino al 1945 dove esercitò il Ministero per l’assistenza dei Missionari Italiani, da Cappellano della comunità. Chiamato dall’Arcivescovo di Sian si trasferì in quella diocesi dove svolse una intensa attività, soprattutto, tesa a lenire i bisogni e le sofferenze create dalla guerra. Nel 1951 fu arrestato dalle autorità cinesi, processato e condannato da una, per nulla imparziale, giuria popolare.
 
Dopo oltre sei mesi di dura e mortificante prigionia, fu espulso dal governo Cinese, considerato - prosegue il post - nemico pericoloso. Ristabilitosi da una condizione fisica precaria, frutto delle condizioni di prigionia, è chiamato ad essere Parroco in Castellammare di Stabia, alla parrocchia dello Spirito Santo, chiesa a due passi dal molo del porto in un contesto sociale segnato dalla povertà e dal disagio. Svolge la sua missione fino al 1990. La sua vocazione alla carità continua a favore dei fratelli infermi nella casa dove egli stesso è ritirato. Muore lì in questa residenza “La Palma” di Napoli l’8 di agpsto del 1994. Torna a Casagiove dove la sua salma riposa fino al 2011, quando ritorna - si legge ancora - all’affetto dei suoi parrocchiani nella chiesa deloo Spirito Santo di Castellammare. Frà Mario, come da sempre lo chiamano in Città è un esempio raro di fede corerente, di dedizione ai deboli, di sentimenti francescani che sanno di pace, di semplicità, di amore. Casagiove guarda ai valori di cui Frà Mario è stato portatore, li costudisce nel suo patrimonio collettivo e attende, con fiducia e gratitudine, che questa grande vita donata, sia riconosciuta, degna della Beatificazione e resti di esempio perenne in un mondo in cerca sempre di solidarietà e di pace".
 
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