Matematica, regola “commutativa”: se scambi gli addendi la somma non cambia. L’assioma del postulato aritmetico di calza come un guanto al racconto della stagione di bassa pressione del Napoli, investito da venti di bora destabilizzanti, in assenza di preallarme nella delicatissima fase del dopo scudetto e del pre campionato con il tricolore sul petto. Scambiati gli addendi dell’organico inadeguato, gestito da tecnici inaffidabili il prodotto, cioè la cifra della mediocrità non è cambiata. Si chiama Cajuste, Natan, Lindstrom, Traoré, in colonna con l’esodo ampiamente preannunciato di Osimhen, Zielinski, con l’addio temporaneo di Gaetano, il definitivo di Lozano, il ‘ciao, ciao’ di Zerbin, il guazzabuglio della schizofrenica successione Garcia, Mazzarri, Calzona in cabina di regia con supervisione invasiva di De Lau. La somma è da conto in rosso e certifica il rischio non immaginabile un anno fa di affrontare il derelitto Empoli con il timore di replicare la figuraccia del Maradona Stadio con il Frosinone che sembra destinato a retrocedere in serie B. Sconforta la discrasia tra il trend deludente degli azzurri e la passione di chi lo ama. Al Castellani di Empoli quattromila napoletani! Solo per questo il Napoli dovrebbe smentire la regola che scambiare gli addendi non cambia il prodotto. Calzona ci deve far conto: alla permeabilità della difesa cosiddetta titolare mancano Rrahmani e Mario Rui, in punizione da squalifica. Lo aiuta lo striminzito potenziale offensivo dei toscani, salvo sorprese. Arbitra Manganiello di Pinerolo. Napoli subito aggressivo, ma a segnare è l’Empoli al primo affondo con un gran colpo di testa di Cerri su assist di Gyasi servito da Fazzini. Come molte altre volte azzurri destinati a rimontare lo svantaggio iniziale. Succede al terzo minuto, incolpevole Meret. Soliti problemi difensivi del Napoli. Insistono i toscani. Continua la permeabilità degli azzurri. Prima delusione per i tifosi napoletani del Castellani. L’Empoli chiude ordinatamente tutti gli spazi offensivi dei napoletani. Ovviamente euforici i sostenitori dei toscani. Non c’è reazione adeguata del Napoli. Bene Fazzini e Cambiaghi centro campo per gli uomini di Nicola. Corner: due a uno finora, per il Napoli, senza esito. Problemi ai flessori per Cerri, l’autore del gol, gli subentra Niang. Caprile se la cava con sicurezza sulla conclusione di Kvara e si forse si candida a tornare in azzurro. I corner diventano due a due. Possesso palla degli azzurri ma finora sterile. Niente di entusiasmante in questi primi trenta minuti. Osimhen non punge: un unico tentativo e tiro debole, centrale al 31esimo. Ritmo lento degli azzurri e scambi in orizzontale. Occasionissima per i toscani. Gran lavoro di Niang, conclude Cambiaghi, pallone di poco sul fondo, alto sulla traversa. Era solo davanti a Meret. Giallo per Juan Jesus. Pericolo l’Empoli specialmente per l’intraprendenza di Cambiaghi. Il Napoli soffre le ripartenze dei toscani. Primo tempo incolore e chissà che ne pensa De Lau, delle sue responsabilità per questa caduta degli azzurri dalle stelle alle stalle. Centrocampo del Napoli evanescente, zero concretezza negli ultimi metri. Spogliatoi. È una squadra di frustati o peggio di svogliati quella vista finora al Castellani, Empoli volenteroso, prevalente, vicino al raddoppio. La cura Calzona non ha dato la carica agli azzurri. Sembra quasi che Osimhen e compagni non aspettino che andare in vacanza. Mazzocchi per Natan, ma l’ex salernitano non era out per una pur lieve influenza? Boh? Maglia nera per il Napoli da trasferta, è forse una metafora illuminante? Prino angolo per il Napoli, lo conquista Politano. Come in altre occasioni il Napoli del secondo tempo sembra mettere in campo un po' di energia da trasformare in concreta aggressività. Giallo per Pezzella. Piove a dirotto sul Castellani, forte vento. Lobotka sembra la brutta copia del regista invidiatissimo che ha contribuito allo scudetto di un anno fa. Giallo anche per Bereszynski, fallo su Osimhen. Nicola fa arretrare il baricentro dell’Empoli a difesa del minimo vantaggio. Pressione, tardiva, degli azzurri. I gemelli del gol, Osi e Kva non al massimo e Anguissa spreca una buona possibilità di tentare il gol del pareggio per favorire generosamente Osimhen. Caprile salva su conclusione del georgiano. Ora gli azzurri attaccano a testa bassa. Perché dopo un primo tempo scialbo? Cancellieri per Cambiaghi, Zurkowski per Fazzini. Ngonge per Politano e sorpresa Raspadori per Kvara. Mah? Scelta condivisa? Escono i due più incisivi attaccanti del Napoli. Ngonge guadagna un nuovo calcio d’angolo, infruttuoso. Muto per ora il tifo dei napoletani delusi. Crampi per Grassi e Maleh. Li sostituiscono Cacace e Bastoni. Difesa a cinque ora per i toscani. Difensivismo a oltranza. Simeone per Anguissa e doppio centravanti per gli azzurri ad avanti tutta per gli ultimi minuti e l’over time di quattro minuti. Vergogna: i campioni d’Italia non possono perdere così (...).
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