Il peggio? Aver paura della valutazione che il ranking Uefa da tre anni riserva al Belgio, ovvero la vetta della classifica delle nazionali più ‘in’ e poi aggiungere all’handicap psicologico il terrore per il devastante, erculeo mister Lukaku. C’è chi spiega con dovizia di dati tecnico-strategici che il micidiale bomber, ora punta di diamante dell’Inter campione d’Italia, si può imbrigliare e suggerisce anche con quali accorgimenti. Giudizio Uefa: è lecito avanzare qualche riserva sulla permanenza dei belgi al centro del firmamento calcistico europeo. Per esorcizzare i legittimi timori di un match che non prevede esami di riparazione, basterà il riconoscimento di Mancini del valore dei red, affiancato dal proclama “Giochiamo per vincere”. L’uscita della vigilia molto somiglia a pura scaramanzia. Per quale altra recondita ragione l’Italia dovrebbe andare in campo se non per vincere? Non solo Lukaku fa corrucciare la fronte di Mancini e di Chiellini, che rientra dopo l’infortunio muscolare ed è il diretto antagonista del gigante ‘nemico’. Mister Martinez, ct belga, sembra abbia recuperato l’immenso talent di De Bruyne, ma per sua sfortuna non il quasi ’immarcabile Eden Hazard e non stima come dovrebbe le qualità di ‘Ciro Mertens’. Meglio così. L’Italia anti Belgio proposta dal tecnico degli azzurri è il meglio che offre la nostra serie A. Punti forza: la collaudatissima difesa, priva di Florenzi acciaccato, ma ben rimpiazzato da Di Lorenzo. In forma splendida Spinazzola sprint affianca la sontuosa esperienza di Bonucci, regista del nostro reparto arretato e ispiratore della formidabile linea di centrocampo presidiata da Jorginho, Verratti e Barella. A scardinare la difesa belga in campo lo scatenato Chiesa, preferito a Berardi (qualche perplessità sulla scelta) accanto alla ‘Bella Italia del Sud della coppia Immobile-Insigne. Quasi dimenticavo la saracinesca che difende la nostra rete, al secolo la montagna Donnarumma, non a caso stato ingaggiato dai francesi del Paris Saint Germain. L’Allianz Arena di Monaco ospita quest’affascinante disfida e la posta in palio è la conquisa di una semifinale, martedì sera a Wembley contro la vincente di Svizzera-Spagna. Arbitra lo sloveno Vincic. Prima del via giocatori in ginocchio per solidarietà con il Black Lives Matter. Anche gli italiani, con l’ambigua motivazione di assecondare il comportamento degli avversari. Rimane l’incredibile distinguo di gran parte degli azzurri che rifiutano di manifestare contro ogni discriminazione ‘perché scelta politica’. Mah!!! Tre quarti dei 15mila spettatori sono italiani, vantaggio non secondario, pronti…via e nell’altro incontro dei quarti di finale. 1 a 1, supplementari, uno a uno. Rigori, disastro della Svizzera e la Spagna ha la meglio. Sarà l’avversaria di Italia o Belgio in semifinale. Che sorpresa, Martinez manda in campo il giovane Doku, talento di diciannove anni. Monaco, Allianz Arena, fiato sospeso. Il primo calcio è del Belgio. Gli uomini di Martinez vanno a mille subito dopo il via, segnali di tensione in casa azzurra. Meglio sulla fascia sinistra l’Italia, dove agisce Insigne in tandem con Barella. Secondo angolo per i belgi all’11esimo. Niente di fatto. Da De Bruyne e compagni non c’è pressione sui portatori di palla azzurri, e su punizione per gl’Italia tocco di Chiellini, deviazione di Bonucci, gol, ma il Var annulla per fuorigioco. Reagisce il Belgio, terzo corner per i nostri avversari al sedicesimo e soffriamo un po’, ma rispondiamo con la velocità e l’intraprendenza di Chiesa. Donnarumma al minuto 22 compie un vero miracolo su fiondata micidiale di De Bruyne. Incursione pericolosissima di Lukaku al minuto 26, e il nostro portierone dice ancora ‘no’. Italia in forte pressione, Insigne tiro a giro, a lato non di molto. Più azzurro in questa fase, Belgio quasi solo in contropiede, ma velocissimo, con annunciati assalti di Lukaku. Fatale per il Belgio il minuto 31. Barella si fa spazio di forza in area e salta tre difensori. Il tiro ravvicinato è imparabile. Che gol! Italia 1, Belgio 0, alleluia. Angolo per il Belgio, ma senza conseguenze. Dieci minuti al riposo. Nessun dubbio, finora meglio la nostra nazionale e il Belgio è costretto a cambiare strategia di gioco per tentare di rimontare lo svantaggio. Ora tutti in avanti, ma l’Italia controlla con calma e bene. 5 minuti al 45esimo. Stringere i denti per andare al riposo in vantaggio. Al minuto 43 l’impresa geniale di Insigne che guadagna lo spazio per calciare come sa. Tiso imparabile, due a zero, ‘Lorenzinho’ grandioso, ma perfetta tutta l’Italia. Purtroppo Di Lorenzo combina un gran guaio a tempo scaduto. Sgambetta Doku in area di rigore (bastava controllarlo) ed è punito con il tiro dagli undici metri. Lo batte lo specialista Lukaku, non sbaglia, 2 a 1 e spogliatoi. Il grande Belgio? Ridimensionato da una grande Italia e speriamo che sia così anche nei 45’ della ripresa. Dita incrociate, via…spinti dal tifo entusiasta dei diecimila italiani. Chiesa al minuto 2, di poco fuori su assist di Insigne. Nostra l’inerzia del gioco, angolo e corner bis. Nessun esito. Lavoro prezioso di Insigne, in forma strepitosa. Stesso spartito, stessa musica del primo tempo. Bene così. Solo un’impressione? Sembra che il Belgio ci tema, ah, se fosse vero…In pressing la squadra di Martinez, ovvio, deve recuperare. Preoccupa la verve del giovane Doku che ha quasi sempre la meglio su Di Lorenzo con dribling vincenti. Jorginho spinto in area belga, il signor Vinci lo ignora. Boh? Olé dei tifosi azzurri ad ogni passaggio riuscito. Paolo di Lukaku al minuto 61 a conclusione di un contropiede fulmineo. Occasionissima per Insigne su lancio di Barella, sfuma per un niente. Solo Italia, la grande bellezza azzurra e i minuti corrono via, ma lenti. Immobile poco meno dentro la partita. Assist d’oro di Insigne per Spinazzola, conclusione al volo, fuori, poco fuori. Mertens e Chadli per Meunier e Tielemans. Subito una grande occasione per i nostri avversari. Attenzione! Immobile nullo e tanti errori. Chadli s’infortuna, entra Praet, in campo Cristante e Belotti per Verratti e Immobile. 15’al 90esimo. Denti stretti, siamo in vantaggio e meritatamente. Infortunio anche per lo strepitoso Spinazzola, (in lacrime), lo sostituisce Emerson. Non ci voleva. Dentro anche Berardi per Insigne (perché?). Si accumulano i minuti di recupero. Ora il Belgio innesta la quinta, il tempo passa a vantaggio degli azzurri. Doku è imprendibile, dribla due tre quattro azzurri e spara una cannonata, che si perde di poco oltre la traversa. Uff…3minuti al 90esimo più recupero. Tifo belga nell’Allianz Arena. Punizione per i nostri avversari all’89esimo, da posizione per noi pericolosa, meno male senza esito. Tempo regolamentare scaduto. Toloi per Chiesa, cinque di recupero. Punizione per i belgi Donnarumma colpito. Diventano cattivi i nostri avversari e ne fanno le spese i nostri giocatori, 4 del recupero passati. Resistere, resistere, resistere. 15 secondi alla fine, ma altro extra time. Sei di recupero. E l’arbitro non fischia mai, ma basta e arriva finalmente il the end. Abbattuto cn splendida autorevolezza lo spauracchio dei primi della classe per la Uefa, imbavagliato il mitico Lukaku, dominio per settanta minuti e più dell’Italia, valigie pronte per Londra dove incontreremo una Spagna tutt’altro che irresistibile. Gli Italiani di Germania toccano il cielo, esultano, che bello l’azzurro!!!
GoldWebTV è anche su WhatsApp! Iscriviti al canale per avere le ultime notizie direttamente sul tuo telefonino!