Articolo pubblicato il: 26/09/2016 19:08:04
Si è da poco conclusa la finalissima della Coppa Italia al Forum di Assago. In campo c'era la Scandone Avellino che cercava l'impresa di battere la corazzata milanese e portare il trofeo, per la prima volta, in Campania. La squadra guidata dal duo Sacripanti-Oldoini c'ha provato ma, oggettivamente, Milano è ancora di un altro pianeta.
LA CRONACA. Milano è senza Raduljca per un problema fisico mentre Sacripanti recupera Fesenko. Pronti via e 7-0 milanese con la bomba di Simon. E' Obasohan a togliere il tappo con la tripla del -4. Avellino c'è: Ragland e Leunen salgono di colpi ma è Obasohan a sparare il missile del 13-13 mentre Milano è aggrappata a Simon. Fiammata di Cinciarini e Macvan: l'Olimpia vola sul 20-13 al 7'. Al primo stop è 23-19 per i milanesi, Simon è a 13. I primi 5' del secondo periodo sono tremendi per Avellino che crolla sul 33-23 prima di ritornare a farsi prendere per mano da Ragland. Hickman firma il +13 milanese, gli irpini soffrono ma all'intervallo lungo è 44-34 dopo il canestro di Cusin. I lupi si scuotono in avvio di ripresa: Leunen firma il -8 al 22'. Ma lo stesso Leunen compie un pesante antisportivo che lancia i milanesi sul 54-39. Sempre Simon infila il +18 prima del tecnico sanzionato a Repesa per essere uscito dalla sua zona di competenza al 26'. Sacripanti prova anche la zona ma l'Olimpia tocca il +21. I lupi non vogliono mollare e chiudono sotto 67-51 all'ultimo intervallo (scaramucce tra Fesenko e McLean sul finire di periodo). Il quarto periodo è solo per le statistiche visto che la Scandone non ne ha più. Suona la sirena ed è 90-72. Miglior in campo Kruno Simon.