ARIENZO, Sandro Ruotolo al G. Galilei per parlare d'illegalità






Articolo pubblicato il: 07/10/2017 17:03:59

Lo apprendiamo dalla nota stampa giunta in redazione: "Ieri l’IC. “G. Galilei” di Arienzo, ha inaugurato i suoi percorsi sulla legalitá incontrando il giornalista Sandro Ruotolo e Marzia Caccioppoli dell’associazione “Noi genitori di tutti”, testimoni d’eccezione di “illegalitá e ambiente in terra di lavoro”, il primo di un ciclo di convegni sulla tematica dello sversamento vergognoso e inarrestabile di rifiuti tossici nel nostro territorio. L’incontro é stato organizzato dalla proloco di Arienzo, in collaborazione con “Libera” della Val di Suessola e con il comitato “don Peppe Diana”. Gruppi di studenti delle classi terze sono - spiega la nota- intervenuti ponendo interessanti domande a Sandro Ruotolo, che vive sotto scorta da quando ha ricevuto minacce di morte a causa delle sue inchieste sul traffico di rifiuti tossici in Campania. Il dottor Ruotolo risponde con la chiarezza e l’ efficacia che lo contraddistingue, evidenziando agli studenti quanto sia importante la libertá di espressione e di informazione per vivere in democrazia, quanto sia indispensabile rompere il muro dell’omertá e dell’individualismo esasperato per fare spazio alla cultura dell’onestá e di cittadinanza; ha inoltre spiegato  agli allievi del Galilei il ruolo - continua la nota- fondamentale della cittadinanza attiva per il cambiamento, “ per cambiare il sistema politico ed economico che ha avvelenato le nostre terre, non dobbiamo aspettarci nulla dall’alto -  incalza il giornalista dalla voce pacata ma tanto incisiva - il cambiamento può avvenire soltanto dal basso, dalla gente che ama la propria terra, che non sia strumentalizzata dal potere e dal denaro, dalla gente che decide di non essere spettatrice inerme e connivente del sistema che lo inghiotte senza scrupoli, di gente che faccia la propria parte e affermi il proprio diritto alla vita. La legalitá passa innanzitutto dalla scuola che ha una grande responsabilitá nella formazione delle coscienze, nell’educazione alla responsabilitá e all’onestá delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi che si apprestano a diventare membri attivi della comunitá in cui vivono prima di tutto”. L’intervento del giornalista viene preceduto da quello vibrante e commovente di Marzia Caccioppoli, madre coraggiosa di un bimbo di nove anni per sempre, amante della batteria. Antonio, “che   ha nove anni per sempre poiché è morto a causa del cancro, a causa dei veleni disciolti nelle nostre terre e che dall’alto continuano a negare”.Marzia è una madre che ha deciso di non disperarsi, ma di dare voce al territorio martoriato, che ha deciso di lottare per il cambiamento. Studenti e docenti salutano e ringraziano con grande affetto - conclude la nota- gli ospiti, donando loro una poesia in dialetto composta da un gruppo di tre studentesse della ex terza d, in occasione di un concorso letterario sulla tutela dell’ambiente, dal titolo “ A natura vo’ u’ rispetto”."