Se i quotidiani sportivi sopravvivono allo strapotere mediatico di Radio e televisioni lo devono al popolarità dominante del football, alimentata dal tam-tam ossessivo di ‘tutti i calcio minuto per minuto,’ che non conosce il relax di pause neppure nelle ore riservate al sonno ristoratore. L’anteprima delle partite, distanziate in più giorni e orari per gonfiare gli incassi di chi le teletrasmette, esemplifica la cura posta nell’offerta informativa esercitata a iosa dalle news on line per gli internauti. In particolare “la Gazzetta” e il “Corriere dello Sport” aggiornano di ora in ora formazioni, statistiche, previsioni, precedenti, curiosità, analisi di esperti. Ogni cosa preceduta dal modulo di gioco tipo 4-3-3 (Napoli) con i nomi degli undici titolari e a seguire segnalano le voci ‘disponibili’, 3-4-1-2 (Atalanta), ‘probabili ballottaggi’, ‘infortunati’, ‘ammoniti’, ‘squalificati’, ‘altri’. Si evidenzia così la prossimità alla perfezione degli organici, tra chi scende in campo e chi aspetta in panchina di subentrargli, l’importante parallelismo tra titolare e alter ego in tuti i reparti. Il Napoli del Maradona stadio sold out ospita una buona squadra, guidata dall’esperto Gasperini e lo fa covando l’ambizioso programma di conservare il tesoretto del primato e dei punti in più sulle big. In questa tarda mattinata domenicale che sembra un giorno di caldo clima primaverile, il Napoli, è parere esplicito degli addetti, ha l’oneroso compito di incrementare la striscia vincente degli azzurri il binomio Kvara-Luhkaku. Sperando che non sia un handicap rilevante, è rilevante l’assenza di Lobotka, motore e saggio regista deli azzurri. Ecco, tra i ‘disponibili’ del Napoli non c’è un sosia dello slovacco. Non lo sono il gigantesco Anguissa, non lo sono Gilmour e McTominay, ma a Conte non fa difetto la mancanza di esperienza e avrà sicuramente progettato l’antidoto per non soffrire l’assenza. Il plusvalore degli azzurri in questo avvio di campionato è Di Lorenzo, capitano goleador. La Conte intervista: “Partita difficile”, ovvero prudenza rituale del prepartita. Sold out: 60 mila e spiccioli per sostenere gli azzurri. Arbitra Doveri, segnale di rispetto per questo big match. Atalanta in giallo. Buon avvio del Napoli, Kvara protagonista, Lukaku non ancora in partita e i bergamaschi non stanno a guardare. Squadra quadrata l’Atalanta. Cross del capitano, Lukaku di testa, pallone facile per Carnesecchi. Ahi, ahi, al decimo minuto a conclusione di un’azione insistita e una deviazione di De Keteleare, Lookman tutto solo, mette in rete. 0 a 1per un evidente errore difensivo degli azzurri. Risponde McTominay dopo un minuto e si vede respingere una sua bordata potente dal palo, a Carnesecchi battuto. L’Atalanta sembra voler difendere il vantaggio con un esasperato atteggiamento difensivista, ma non permanente. Al contrario, l’Atalanta non rinuncia ad attaccare. Molto attivo McTominay. Confronto difficile degli azzurri contro una squadra molto ben organizzata in tutti i reparti. Ahi, ahi, ahi, al minuto 31 gran gol di Lookman, tiro a fil di palo, 0 a 2. Tiro imparabile che Meret sfiora il pallone. Difesa imputata: consente all’attaccante un pericolosissimo uno contro uno. Napoli sotto choc e gli orobici infieriscono. Se ne vanno in fumo gli elogi per la difesa ferrea degli azzurri. Stadio Maradona in silenzio. Napoli in stallo, dominante in campo orobico De Ketelaere. Lukaku finora fuori partita. Pasalic manca di un niente il 3 a 0. Spogliatoi e che dire, al primo impatto atto con il ciclo di sfide impegnative, il Napoli di Conte non regge al confronto con l’Atalanta di Gasperini, Lookman, magnifico inglese-nigeriano e soprattutto di un sontuoso De Keteleare. Agli azzurri manca con evidenza la regia di Lobotka e il potenziale offensivo di Lukaku. Che dire? Si spera nella storica differenza di rendimento degli azzurri, di un tempo no e uno sì. Per adesso è la partita di Gasperini. Soluzioni? Neres, Simeone, Ngonge, Raspadori? Buongiorno salva la porta degli azzurri dallo 0 3 del solito Lookman in fuorigioco. Altro pericolo. Il Napoli non costruisce granché, l’Atalanta sfrutta al massimo le ripartenze e controlla il gioco con calma autorevole. Lukaku, peggiore in campo, non vince un solo duello con Hien, Kvara soffre i raddoppi di marcatura, cosa per nulla nuova. Pressing zero del Napoli. Occasioni a ripetizione degli orobici, padroni della partita. Segna l’atalanta su corner, ma gol annullato per fuori gioco di Kolasinac, non marcato da Olivera. Napoli in tilt, incredibile, niente grinta, incomprensibile passività. Ngonge per Gilmour, Raspadori per Politano. Arretra in mediana McTominay e il Napoli perde la chance dell’unico centrocampista in grado di tirare dalla distanza. Neres per uno spento Kvara, Kossounou per Kolasinac, Retegui per De Ketelaere, Samardzic per Lookman, Simeone per Lukaku (fischiato), Spinazzola per Olivera, Brescianini e Bellanova per Zappacosta e Pasalic. Ovvero, sagra di cambi, molto prossima al caos. Napoli smarrito, Atalanta molto vicina al tre a zero in più occasioni. Il 3 a 0 arriva al 92esimo con Retegui. Sconfitta senza alibi, azzurri irriconoscibili, idee di gioco zero. Maradona sbancato, Bel problema per Conte.
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