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Al Castello di Rocca d'Evandro la mostra 'Equinozio di primavera'






Articolo pubblicato il: 25/03/2025 11:34:19

Questo il comunicato stampa pervenutoci in redazione:

"Presso le sale del piano nobile del Castello medioevale di Rocca d’Evandro è aperta al pubblico la mostra “Ugo La Pietra. Equinozio di primavera. Dal giardino delle delizie Architettura/Natura”, visitabile - si legge nel comunicato - fino al 9 giugno 2025. L’esposizione prosegue nell’antico maniero, di recente restaurato, la rassegna “Stagioni”, avviata lo scorso 21 dicembre con la personale dell’artista Franco Marrocco dedicata al Solstizio d’inverno.

La manifestazione voluta dal Comune di Rocca d’Evandro in collaborazione con i partner culturali il Museo-Fondo Regionale d’Arte Contemporanea (FRaC Baronissi), la Fondazione Rossi di Nova Milanese, l’Associazione Flangini, l’Associazione Culturale Ars-Ubivitae e con il sostegno della CIACCIO ARTE Broker Insurance Group, continua l’attività di ricognizione - si legge ancora -  delle principali personalità dell’arte dei nostri giorno avviata dal MaR%u018E (Museo arte Rocca d’Evandro), finalizzata ad arricchire di ulteriori donazioni la Collezione d’Arte Contemporanea, fortemente sollecitata dall’artista Marrocco, originario del centro, ultimo lembo della Regione Campania.

«Il progetto del MaR%u018E continua la sua attività di promozione culturale e al tempo stesso dell’intera realtà storico artistica e paesaggistica di Rocca d’Evandro – afferma il sindaco la dott.ssa Emilia Delli Colli – e lo fa ospitando la mostra di uno dei grandi interpreti dell’arte, del design - prosegue il comunicato - e della cultura italiana sin dagli anni Sessanta. Una mostra che ha un particolare significato: celebrare l’equinozio di primavera, ossia l’entrata della stagione più bella per la rinascita della natura, con un’esposizione di opere ad essa dedicata, dipinti, disegni, acquerelli sul tema “Il giardino delle delizie”. E questo, certamente un buon, significato auspicio per l’intera nostra comunità.»

Il progetto e la cura della mostra è stata affidata allo storico e critico d’arte Massimo Bignardi che, insieme all’artista Franco Marrocco, ha curato il progetto del MaR%u018E. «La vulcanica creatività di Ugo La Pietra – rileva Bignardi – in questo ciclo di dipinti e di disegni, dedicato ai giardini e ai parchi urbani, svela un’ulteriore traccia della sua immaginifica capacità di una effettiva, partecipativa operatività ambientale per il sociale. È lo stesso artista - si legge ancora - a suggerire una traccia di lettura di questo ciclo di opere che riprendono idee sviluppate sin dagli anni Ottanta, a partire dal progetto per Bologna, del Parco Urbano ex Manifattura Tabacchi, del 1984. Nella premessa al libro, dall’omonimo titolo Il giardino delle delizie (Manfredi Edizioni, 2024), l’artista scrive: «Per meglio cogliere il senso di queste proposte è indispensabile premettere che da anni cerco di introdurre due componenti che ritengo capaci di caricare di significati le situazioni progettuali che vado sviluppando alla micro - prosegue il comunicato - e macro scala: la spettacolarità e la concettualità.»

Ampio è il campo d’interesse di La Pietra, le cui esperienze, sin dagli esordi, si connotano per l’attenzione rivolta all’urbano: dal 1968, anno nel quale realizza l’Ambiente Audiovisivo alla Triennale di Milano al 1972, che lo vede presente con l’ambiente La cellula abitativa, alla mostra “Italy: New Domestic Landscape”, tenutasi al MoMA a New York - si legge ancora - all’intervento in ceramica Materia Prima, per la grande piazza di Montelupo fiorentino, del 2016”.

In concomitanza con l’apertura della mostra, la Collezione d’arte - recita ancora il comunicato - contemporanea del Castello di Rocca d’Evandro ha accolto la donazione di un nuovo dipinto di Franco Marrocco, “Riflesso”, una tela di  grandi dimensioni che s’iscrive, secondo il curatore, nel più ampio ciclo dedicato agli angeli e alle stelle, avviato nel 2009 e ripreso nel 2011 con la tela “Sul mio cielo volano anche gli angeli - XIII canto”. «Diversamente dalle altre citate, quest’ultima, unitamente a Riflesso, sollecita una riflessione – osserva Bignardi – specifica sugli aspetti della pittura, il tendere alla corrispondenza tra segno e colore, nel tentativo, ben risolto, di celebrare l’incanto emotivo della visibilità: rendere - prosegue il comunicato - quindi, nel movimento delle due teorie di punti luminosi (gli angeli), una forma dinamica in movimento all’interno di una luminosità scandita dal graduale passaggio dettato dai toni dell’impianto cromatico del cielo".