MUSICA: Valentina Mattarozzi e il suo tributo a Billie Holiday in un disco






Articolo pubblicato il: 20/02/2018 16:00:15

Musica. 'I am Billie', questo il titolo del disco di Valentina Mattarozzi, un tributo alla grande stella della musica Billie Holiday. Il disco, uscito lo scorso ottobre per l'etichetta Azzurra Music di Verona, ha come protagonisti, accanto alla voce di Valentina, la chitarra acustica di Francesco Cavaliere e il sax tenore di Igor Palmieri.  Il disco ha incassato anche l'apprezzamento di un gruppo storico come i Manhattan Transfer

Undici i brani scelti per essere interpretati in questo album. Troviamo le canzoni scritte dalla Holiday di suo pugno come  Don’t Explain, Fine and Mellow, God Bless the Child e Billie’s Blues, che la resero agli occhi della gente come la più sensibile e caratteristica cantante dell’epoca, la più amata ma anche contrastata figura.  La tragica Strange Fruit, interpretata dalla voce di Valentina e dal flicorno di Fulvio Chiara, fu il brano che la consacrò, ma anche che la marchiò agli occhi del governo degli Stati Uniti come la prima stella nera che si ribellava alle vessazioni dei razzisti Gloomy Sunday è l’ineluttabile inno alla disperazione d’amore, che a furor di popolo le veniva richiesta dal pubblico. Brano nato in Ungheria ed additato ad indurre al suicidio, fu modificato a livello melodico e, aggiunta una lirica in inglese, venne inciso da Billie Holiday nel 1936. La sua interpretazione rimarrà per anni non solo come la prima in lingua inglese, ma anche come l’unica per tutto il ‘900. Lover man fu affidata a Billie da colui che la compose, il giovane Jimmy Davis, prima di partire come recluta durante la seconda guerra mondiale. Il suo autore non poté mai ascoltare l’incisione di Billie, la quale volle caparbiamente un inusuale tappeto di archi come arrangiamento. Fu il saluto che Lady Day fece a colui che non ritornò da oltre oceano. Jimmy morì in un’operazione di guerra sulla Manica, come il grande Glen Miller, ma la sua canzone immortale è rimasta nella storia del jazz. Sophisticated Lady e Stormy Weather sembrano state scritte per la sua voce. Per come le rende ruvide e per come fa apparire tutto così fluido, sembrano nascere per le sue corde, non solo vocali ma anche sensoriali. Così come racconta la sua anima fragile legata ad un uomo che non la desidera più in Body and soul e in Yesterdays quando ricorda tempi lontani e fuggitivi di amori inconsolabili. 

Valentina è un'artista a tutto tondo, è quasi riduttivo definirla 'semplicemente' cantante. Ha studiato danza classica per dieci anni e calca i palchi teatrali anche in veste di attrice e autrice. A sei anni ha iniziato i a suonare il pianoforte a dodici a comporre. Inizia gli studi vocali con il canto lirico presso il Conservatorio G.B.Martini di Bologna e il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.  La sua innata curiosità l’ha portata però a scoprire tanti generi musicali (dal pop al rock, dal blues alla fusion), facendoli suoi. Il suo primo vero grande amore, però, è il jazz, che rimane la sua principale fonte di ispirazione anche quando compone. Ha dato luce alla rassegna Jazz Randagio, collabora con vari artisti tra cui Annibale Modoni, Teo Ciavarella, Felice Del Gaudio, Carlo Atti e Lele Barbieri. Nel 2014 esce con l’album di brani inediti Vally Doo, cavalcando la top ten e la top twenty della classifica radiofonica indipendente Radio Airplay. Dal 2013 è la vocalist della famosa Doctor Dixie jazz band, che ha visto collaborazioni con Mullighan, Dalla, Avati e Arbore.

Il disco 'I am Billie', infatti, a testimonianza della poliedricità della Mattarossi,  è parte integrante del progetto teatrale IO sono Billie, scritto e interpretato da Valentina Mattarozzi, ed è essenziale, come lo spettacolo stesso, proprio perché si vuole raggiungere l’essenza dell’espressione artistica di Billie Holiday e arrivare al nucleo della sua anima, senza usare sovrastrutture, che coprirebbero la bellezza della semplicità e la potenza emotiva di Billie.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Valentina lo scorso 14 febbraio in occassione del suo live al Bravo Caffè, la casa del jazz a Bologna, sua città natale. L'abbiamo raggiunta qualche ora prima dell'inizio del concerto in piena sessione di soundcheck e ci ha rilasciato un'intervista dove ci racconta l'amore per Billie Holiday, la genesi di questo disco e non solo.

Guarda qui l'intervista a Valentina Mattarozzi.  

Rossella Vetrano